giovedì 26 marzo 2009

“Per questo Io ho avuto pietà di te!..”

Abu Bakr, il mistico di Bagdad, morì nel 945. Dopo la sua morte apparve in sogno a un amico che gli chiese: "Come ti ha trattato Dio?" Egli rispose: "Mi ha posto al suo cospetto e mi ha chiesto: 'Abu Bakr, sai perché ti ho perdonato?' Risposi: 'A causa delle mie buone azioni.' Lui disse 'No.' Io dissi: 'Perché ero sincero nella mia devozione.' Lui disse: 'No.' Io dissi: 'Grazie al mio pellegrinaggio e al mio digiunare e alle mie preghiere.' Lui disse: 'No, non per questo ti ho perdonato.' Io dissi: 'Grazie ai miei viaggi per acquisire sapere e perché mi sono recato presso i devoti.' Egli disse: 'No.' Io dissi: 'O Signore, queste sono le opere che conducono alla salvezza, esse ho posto sopra di tutto e compiendole pensavo che grazie ad esse mi avresti perdonato.' Egli disse: 'Eppure non ti ho perdonato per tutte queste cose!' Io dissi: 'Perché allora, o Signore?' Lui disse: 'Ricordi quando camminando per le strade di Bagdad trovasti un gattino, che il freddo aveva reso debolissimo e che si muoveva da un muro all'altro per cercare riparo dal freddo e dalla neve e tu, preso da compassione, lo sollevasti e tenesti sotto la pelliccia che portavi, e così facendo lo proteggesti dal tormento del gelo?' Io dissi: 'Sì, lo ricordo.' Lui disse: 'Perché avesti pietà di quel gatto, per questo Io ho avuto pietà di te'"

[cit. in: Paul Watzlawick, DI BENE IN PEGGIO - Istruzioni per un successo catastrofico, Universale Economica - Saggi Feltrinelli]

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