Ci impegniamo,
noi e non gli altri
unicamente noi e non gli altri,
né chi sta in basso, né chi sta in alto,
né chi crede, né chi non crede.
Ci impegniamo,
senza pretendere che altri si impegni
con noi o per suo conto,
come noi o in altro modo;
Ci impegniamo
senza giudicare chi non si impegna,
senza accusare chi non si impegna
senza condannare chi non si impegna,
senza cercare perché non si impegna.
senza disimpegnarci perché altri non si impegna.
Sappiamo di non poter nulla su alcuno,
ne' vogliamo forzare la mano ad alcuno,
devoti come siamo e come intendiamo
essere al libero movimento di ogni spirito
più che al successo di noi stessi o dei nostri convincimenti.
Noi non possiamo nulla sul nostro mondo,
su questa realtà che è il nostro mondo di fuori,
poveri come siamo e come intendiamo rimanere, - e senza nome.
Se qualcosa sentiamo di potere – e lo vogliamo fermamente –
è su di noi, soltanto su di noi.
Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
si muta se noi ci mutiamo, si fa nuovo
se alcuno si fa nuova creatura,
imbarbarisce se scateniamo la belva che è in ognuno di noi.
L'ordine nuovo incomincia
se alcuno si sforza di divenire uomo nuovo.
La primavera comincia con il primo fiore,
la notte con la prima stella,
il fiume con la prima goccia d’acqua,
l’amore con il primo sogno.
Ci impegnamo per trovare un senso alla vita,
a questa vita, alla nostra vita;
una ragione che non sia una delle tante ragioni
che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore;
un utile che non sia una delle solite trappole
generosamente offerte da chi la sa lunga.
Si vive una sola volta e non vogliamo essere “giocati”,
in nome di qualche piccolo interesse.
Non ci interessa la carriera,
non ci interessa il denaro,
non ci interessa la donna
se ce la presentano come femmina soltanto.
Non ci interessa il successo
né di noi stessi, né delle nostre idee.
Non ci interessa passare alla storia.
Abbiamo il cuore giovane
e ci fa paura il freddo della carta e dei marmi.
Ci interessa perderci per qualcosa e per qualcuno
che rimarrà anche dopo che noi saremo passati
e che costituisce la ragione del nostro ritrovarci.
Ci interessa portare un destino eterno nel tempo,
sentirci responsabili di tutto e di tutti,
ci interessa avviarci all’Amore.
Ci impegniamo non per riordinare il mondo,
non per rifarlo su misura;
ma per amarlo.
Per amare anche quello che non possiamo accettare,
anche quello che non è amabile,
anche quello che pare rifiutarsi all'amore,
poiché dietro ogni volto e sotto ogni errore
c'è insieme una grande sete d'amore:
il volto ed il cuore dell'Amore.
Perché noi crediamo all'Amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta per impegnarci perdutamente.
Don Primo Mazzolari (1890 - 1959), prete, scrittore e partigiano italiano
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