L'educazione dei figli è impresa per adulti
disposti ad una dedizione che dimentica se stessa:
ne sono capaci marito e moglie che si amano abbastanza
da non mendicare altrove l'affetto necessario.
Il bene dei vostri figli sarà quello che sceglieranno:
non sognate per loro i vostri desideri.
Basterà che sappiano amare il bene e guardarsi dal male
e che abbiano in orrore la menzogna.
Non pretendete dunque di disegnare il loro futuro;
siate fieri piuttosto che vadano incontro al domani con slancio
anche quando sembrerà che si dimentichino di voi.
Non incoraggiate ingenue fantasie di grandezza,
ma se Dio li chiama a qualcosa di bello e di grande,
non siate voi la zavorra che impedisce di volare.
Non arrogatevi il diritto di prendere decisioni al loro posto,
ma aiutateli a capire che decidere bisogna,
e non si spaventino se ciò che amano richiede fatica
e fa qualche volta soffrire:
è insopportabile una vita vissuta per niente.
Più dei vostri consigli li aiuterà la stima che hanno di voi
e la stima che voi avete di loro;
più di mille raccomandazioni soffocanti,
saranno aiutati dai gesti che videro in casa:
gli affetti semplici, certi ed espressi con pudore,
la stima vicendevole, il senso della misura, il dominio delle passioni,
il gusto per le cose belle e l'arte, la forza anche di sorridere.
E tutti i discorsi sulla carità
non mi insegneranno di più del gesto di mia madre
che fa posto in casa per un vagabondo affamato:
e non trovo gesto migliore per dire la fierezza di essere uomo
di quando mio padre si fece avanti
a prendere le difese di un uomo ingiustamente accusato.
I vostri figli abitino la vostra casa
con quel sano trovarsi bene che ti mette a tuo agio
e ti incoraggia anche ad uscire di casa,
perché ti mette dentro la fiducia in Dio e il gusto di vivere bene.
Ambrogio da Milano (ca. 340 - 397), vescovo, santo
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