La donna, che resta forse nella storia la più grande del Novecento, diceva alla gente: “Io sono il filo, la corrente è Dio”.
Questa stessa donna lasciò scritto: “Noi suore andiamo incontro alle persone col Rosario in mano. Lo diciamo così, per strada. È la nostra forza ...” (M. Teresa di Calcutta, Per amore di Gesù, p. 77).
Infine, la stessa donna (avete capito che è Madre Teresa) insegnava: “Le parole che non irradiano la luce di Cristo aumentano solo l'oscurità”. Sarà anche per questo che dalle sue labbra uscivano più avemarie che discorsi o prediche. La preghiera era per lei la luce, in particolare lo era il Rosario. E a proposito di Rosario, ecco un episodio, che riassumo dal Reader's Digest di alcuni anni fa. Una sera del 1981 salì a bordo dell'aereo, in una città americana, tale Jimmy Castle. Con suo stupore, vede prendere posto proprio accanto a sé una suora molto anziana, la pelle solcata da rughe, gli occhi caldi e attenti. Quell'immagine non gli era nuova, l'aveva vista sulle copertine di tante riviste: era Madre Teresa di Calcutta. Mentre l'aereo, con un rullio infernale, decollava dalla pista, Jimmy vide che Madre Teresa snocciolava tra le dita le lente avemarie del rosario, accompagnandole con il devoto movimento delle labbra. Il giovane industriale Jimmy, cattolico, ma lontano da ogni pratica religiosa, percepì come una grande pace nello stare vicino a quella donna eccezionale e nel sentire il respiro della sua anima assetata di Dio. La guardò, lei sembrò sorridere e guardarlo a sua volta. Dopo un po', infatti, smise le avemarie e gli porse la sua corona: “Giovanotto, dice spesso il rosario?”. “Veramente no", ammise lui un po' imbarazzato”. “Tenga questo e da oggi lo reciterà ogni giorno ... ". Da allora Jimmy asserisce di aver cambiato vita. Sul ritmo delle avemarie, nel ricordo commosso di quella incredibile Suora, la sua anima cerca Dio. Anche la professione di trafficante dei denaro ha subito profonda revisione.
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