La morte non è niente. Non conta.
Me ne sono solamente andato nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente come era.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu
e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme
è immutata, intatta.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Gioca, sorridi, pensa a me e prega per me.
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto.
È la stessa di prima: c'è una continuità che non si spezza.
Cos'è questa morte se non un incidente insignificante?
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri solo perché sono fuori dalla tua vista?
Ti sto solo aspettando, per un intervallo di tempo,
da qualche parte molto vicino, proprio dietro l'angolo.
Va tutto bene.
Nulla è perduto.
Un breve istante e tutto sarà come prima.
Come rideremo dei problemi della separazione
quando ci incontreremo di nuovo!
Death is nothing at all, 1910
Henry Scott Holland (1847 – 1918), pastore anglicano, teologo e scrittore britannico
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