Credo in Dio e credo nell'uomo
quale immagine di Dio.
Credo negli uomini, nel loro pensiero,
nella loro sterminata fatica che ha fatto quello che sono.
Credo nella vita come gioia e come durata:
non prestito effimero dominato dalla morte, ma dono definitivo.
Credo nella vita come possibilità illimitata di elevazione e di sublimazione.
Credo nella gioia: la gioia di ogni stagione,
di ogni tappa, di ogni aurora, di ogni tramonto,
di ogni volta, di ogni raggio di luce
che parta dal cervello, dai sensi, dal cuore.
Credo nella famiglia del sangue,
nella famiglia prescelta per la mia attività e responsabilità.
Credo nella patria: la famiglia del mondo della tradizione,
della dolce parlata, della libertà.
Credo nella possibilità di una grande famiglia umana,
quale Cristo la volle: scambio di tutti i beni dello spirito
e delle mani nella pace.
Credo nella gioia dell'amicizia,
nella fedeltà e nella parola degli uomini.
Credo in me stesso,
nelle capacità che Dio mi ha conferito,
perché possa sperimentare la più grande fra le gioie,
che è quella del donare e del donarsi.
In questa fede voglio vivere,
per questa fede voglio lottare
e con questa fede voglio addormentarmi
in attesa del grande gioioso risveglio.
Padre Giulio Bevilacqua (1881 - 1965), religioso della Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri, cardinale e arcivescovo cattolico italiano
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