Signore, insegnami a invecchiare!
Convincimi che la comunità non compie alcun torto verso di me,
se mi va esonerando da responsabilità, se non mi chiede più pareri,
se ha indicato altri a subentrare al mio posto.
Togli da me l'orgoglio dell'esperienza fatta
ed il senso della mia indispensabilità.
Che io colga, in questo graduale distacco dalle cose,
unicamente la legge del tempo,
e avverta, in questo avvicendamento di compiti,
una delle espressioni più interessanti della vita
che si rinnova sotto l'impulso della tua Provvidenza.
Fa', o Signore, che io sia ancora utile al mondo,
contribuendo con l'ottimismo e con la preghiera alla gioia
e al coraggio di chi è di turno nella responsabilità,
vivendo uno stile di contatto umile e sereno con il mondo in trasformazione
senza rimpianti sul passato,
facendo delle mie sofferenze umane un dono di riparazione sociale.
Che la mia uscita dal campo di azione sia semplice e naturale come un felice tramonto di sole.
Perdona se solo oggi, nella tranquillità, riesco a capire quanto tu mi abbia amato e soccorso.
Che almeno ora io abbia viva e penetrante la percezione del destino di gioia
che mi hai preparato e verso il quale mi hai incamminato fin dal primo giorno di vita.
Signore, insegnami a invecchiare.
Amen.
Giacomo Perico (1911 – 2000), presbitero gesuita
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