domenica 19 gennaio 2025

La mia anima ha fretta

Ho contato i miei anni 
ed ho scoperto che ho meno tempo per vivere da qui in poi 
rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora.

Mi sento come quel bambino che ha vinto un sacchetto di dolci: 
i primi li ha mangiati con piacere, 
ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi 
ha cominciato a gustarli intensamente.

Non ho più tempo per riunioni interminabili 
dove vengono discussi statuti, regole, procedure e regolamenti interni, 
sapendo che alla fine non si concluderà nulla.

Non ho più tempo per sostenere le persone assurde 
che, nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute per nessun altro aspetto.

Non ho più tempo, da perdere per sciocchezze.
Non voglio partecipare a riunioni in cui sfilano solo “ego” gonfiati.

Ora non sopporto i manipolatori, gli arrivisti, né gli approfittatori.
Mi disturbano gli invidiosi, che cercano di discreditare i più capaci, 
per appropriarsi del loro talento e dei loro risultati.
Detesto, se ne sono testimone, 
gli effetti che genera la lotta per un incarico importante.

Le persone non discutono sui contenuti, ma solo sui titoli.
Ho poco tempo per discutere di beni materiali o posizioni sociali.

Amo l’essenziale, perché la mia anima ora ha fretta…

Non ho più molti dolci nel sacchetto.

Adesso, solo così, voglio vivere accanto a persone umane, molto umane, 
che sappiano ridere dei propri errori.

Gente che non si gonfi dei propri trionfi,
Gente molto sicura di se stessa, 
che non si vanti dei propri lussi e ricchezze.
Gente che non si consideri eletta anzitempo.
Gente che non sfugga alle proprie responsabilità.
Gente sincera che difenda la dignità umana.
Gente che desideri vivere con onestà e rettitudine.
Perché solo l’essenziale é ciò che fa sì che la vita valga la pena viverla.

Voglio circondarmi da persone che sanno come toccare i cuori, 
di persone a cui i duri colpi della vita 
hanno insegnato a crescere con dolci carezze dell’anima.

Sì, vado di  fretta, ho fretta di vivere con l’intensità che solo la maturità sa dare.

Non intendo sprecare nessuno dei dolci rimasti. 
Sono sicuro che saranno squisiti, molto più di quelli mangiati finora.

Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine soddisfatto 
e in pace con i miei cari e la mia coscienza.

Abbiamo due vite 
e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una.

Mario de Andrade (1893-1945), poeta, romanziere, saggista e musicologo brasiliano


Nessun commento:

Posta un commento