Per spiegare il perchè di molte cose che nel mondo appaiano sbagliate e incomprensibili, Padre Pio usò l'esempio di una mamma che tesse un arazzo. La donna è intenta a tessere l'arazzo al telaio, quando il figlio le chiede il perchè di tanta fatica per un arazzo così brutto. Il bambino aveva ragione, quello che lui vedeva in realtà era una bruttura: una marea di fili, di intrecci di ordito e trama. Che confusione! Poi la mamma prese in braccio il bambino e gli fece vedere il lavoro dall'alto, nel verso diritto e non rovescio come vedeva il bambino dal basso. Ed ecco che ordito e trama si univano assieme per formare un lavoro stupendo.
Noi siamo abituati a guardare il rovescio dell'arazzo, Dio guarda la parte davanti...
“Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri….” così scrive Isaia (55,9). Ci sono tante cose che a noi sembrano incomprensibili, tante cose che non trovano un senso, tante cose di fronte alle quali gridiamo: “Signore, perchè?” Non ci resta che dire insieme a Giobbe: “…il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il Signore” (1,21). Sono parole durissime, pesantissime da pronunciare ma che solo alla luce della fede trovano un senso. Solo la fede dona la forza per affrontare e vivere il momento del dolore.
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