Molte volte dimentichiamo il significato profondo di ciò che è una chiesa o cattedrale ed enfatizziamo maggiormente il suo aspetto esteriore, storico, artistico.
La corrente culturale attuale tende a considerare i templi cristiani esclusivamente come luoghi di cultura, di esposizione del sapere antico come fossero dei musei o biblioteche, rivolte al turismo e alle indagini storiche e artistiche.
Tuttavia dobbiamo sottolineare che la cattedrale è un luogo di fede nella quale si annuncia e proclama la fede cristiana, la cattedrale è un luogo per la liturgia, uno spazio vivo dove celebra la comunità cristiana di sempre. Per questo motivo la chiesa cattedrale è il centro della vita liturgica della diocesi, dove si proclama la parola di Dio e si celebra e si prega.
La cattedrale è un luogo spirituale di incontro con Dio e con la Chiesa, una casa di preghiera a Dio e di comunione con gli uomini, è un luogo di misericordia e di speranza mentre camminiamo uniti fino alla Gerusalemme celeste.
Lo esprimevano bene i portici di alcune antiche cattedrali. Per mezzo dell'arte si invitavano i fedeli ad entrare in uno spazio differente dallo spazio quotidiano della città, uno spazio che trascendeva i travagli e i dolori del tempo presente e trasportava alle realtà celesti, al mondo della Gerusalemme del cielo, all'intimità con Dio.
La cattedrale è stata, è e sarà sempre un luogo santo per i credenti in Gesù Cristo, un luogo di sapere, è un luogo di studio, di cultura e di arte, di silenzio e dialogo con Dio. Un luogo di perdono e salvezza, di incontro ecclesiale e carità, un luogo di celebrazione e mistero, un luogo infine di speranza in mezzo all'umanità pellegrina di ogni tempo.
Robert Sarah, cardinale e arcivescovo cattolico guineano
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