mercoledì 7 settembre 2016
"Preghiera semplice" della famiglia
Signore, fa’ della nostra famiglia uno strumento della tua pace:
dove prevale l'egoismo, che portiamo amore,
dove domina la violenza, che portiamo tolleranza,
dove scoppia la vendetta, che portiamo riconciliazione,
dove serpeggia la discordia, che portiamo comunione,
dove regna l'idolo del denaro, che portiamo libertà dalle cose,
dove c’è scoraggiamento, che portiamo fiducia,
dove c'è sofferenza, che portiamo consolazione,
dove c'è solitudine, che portiamo compagnia,
dove c’è tristezza, che portiamo gioia,
dove c'è disperazione, che portiamo speranza.
O Maestro, fa' che la nostra famiglia non cerchi tanto di accumulare, quanto di donare,
non si accontenti di godere da sola ma sappia condividere.
Perché c'è più gioia nel dare che nel ricevere,
nel perdonare che nel prevalere,
nel servire che nel dominare.
Così costruiremo insieme una società solidale e fraterna.
Amen
Credo nella famiglia
Credo nella famiglia, o Signore:
quella che è uscita dal tuo disegno creativo,
fondata sulla roccia dell’amore eterno e fecondo;
Tu l’hai scelta come tua dimora tra noi,
Tu l’hai voluta come culla della vita.
Credo nella famiglia, o Signore:
anche quando nella nostra casa
entra l’ombra della croce,
quando l’amore perde il fascino originario,
quando tutto diventa arduo e pesante.
Credo nella famiglia, o Signore:
come segno luminoso di speranza
in mezzo alle crisi del nostro tempo;
come sorgente di amore e di vita,
come contrappeso alle molte aggressioni
di egoismo e di morte.
Credo nella famiglia: o Signore: come la mia strada
verso la piena realizzazione umana
come la mia chiamata alla santità,
come la mia missione per trasformare il mondo
a immagine del tuo Regno.
Amen.
Enrico Masseroni, arcivescovo di Vercelli
Beati voi che siete una famiglia!
Beati perché siete la culla dell’amore, dove ci si ama,
dove, se vivete l’uno per l’altro, diventate una sola carne.
Beati perché fate sprigionare l’amore che unisce:
voi siete il luogo in cui si impara fin da piccoli a vivere relazioni gratuite,
a diventare "dono" l’uno per l’altro.
Beati perché fate sbocciare la vita e date un futuro alla società.
Voi siete il luogo naturale dove avviene la procreazione delle nuove vite
e dove i figli possono crescere sereni e ricevere una educazione equilibrata.
Beati perché fate crescere le persone:
formate la loro personalità, le aiutate a crescere come "esseri in relazione",
le educate nella vita affettiva e nella socialità.
Beati perché educate i figli:
trasmettete loro i valori essenziali della convivenza civile,
quali la dignità della persona, la fiducia reciproca,
il buon uso della libertà, il dialogo, la solidarietà.
Beati perché consolate il vecchio e il malato;
siete l’unico ambiente in grado di offrire
un’accoglienza ricca di calore al bambino e al malato, al disabile e al vecchio.
Beati perché siete il "soggetto sociale" intermedio,
che garantisce il giusto rapporto tra il singolo e la società,
e aiutate le persone a non scivolare nell'individualismo che isola
e a non lasciarsi assorbire dal collettivismo che schiaccia.
Beati perché siete la cellula della società.
Da voi dipende il futuro della persona e della società.
Se muoiono le famiglie, muore la società. Se le famiglie sono sane, è sana anche la società.
Beati perché garantite la sopravvivenza della società,
contribuite all’edificazione della convivenza civile, promuovete la solidarietà sociale,
date un contributo originale al mondo della scuola, del lavoro, dell’economia e della politica.
E per le famiglie che hanno consacrato il loro amore con il sacramento del matrimonio, aggiungo:
"Beati voi, che siete famiglie cristiane!".
Beati perché siete un "Vangelo vivo":
in cui si può "leggere" il volto di Dio-Trinità, il suo amore per l’umanità,
l’amore paziente, eccedente, gratuito di Cristo per la Chiesa.
Beati perché siete le "cellule" vitali delle parrocchie,
costruite la Chiesa e fate crescere la parrocchia come "famiglia di famiglie".
Beati perché avete il dono di poter testimoniare,
annunciare e comunicare l’amore di Dio
per l’umanità e di Cristo per la Chiesa
attraverso i vostri gesti di amore, di perdono,
di accoglienza e di solidarietà, Cristo stesso accoglie, perdona e ama.
Beati perché siete la "piccola Chiesa",
in cui l'annuncio del Vangelo può essere da tutti vissuto
e verificato in maniera semplice e spontanea.
Beati perché avete la possibilità di portare il Vangelo nel contesto della vita di tutti i giorni,
soprattutto nelle situazioni vitali di gioia e dolore, di speranza e attesa,
dove si ripropongono i grandi interrogativi sulla vita.
Beati perché potete trasformare la vostra gioia di essere sposi
in preghiera di lode e di ringraziamento
e con essa potete affrontare i momenti del dolore e della sofferenza.
Lucio Soravito, vescovo di Adria-Rovigo
Preghiera della famiglia
Fa o Signore che nella nostra casa
quando si parla sempre ci si guardi negli occhi.
Non si sia mai soli o nell’indifferenza o nella noia:
i problemi degli altri non siano sconosciuti o ignorati;
chi abbia bisogno possa entrare e sia il benvenuto.
Il lavoro sia importante:
ma non più importante della gioia,
il cibo sia il momento di gioia insieme e di parola,
il riposo sia la pace del cuore oltre che del corpo;
la ricchezza più grande sia la gioia di essere insieme:
il più debole sia al centro della casa;
il più piccolo e il più vecchio siano i più amati;
il domani non faccia paura, perché Dio è sempre vicino.
Si renda grazie a Dio per tutto ciò che la vita offre
e che il Suo amore ci ha dato;
non si abbia paura di essere onesti
e di soffrire per gli altri;
il crocifisso esposto in casa non sia un portafortuna,
ma ricordi tutto questo:
la parrocchia e la chiesa siano sempre
l ’orizzonte più ampio;
la volontà di Dio sia fatta,
così che ciascuno segua la sua vocazione,
la strada indicata dal Signore.
Amen.
Armando Trasarti, vescovo di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola
Dio, dal quale proviene ogni paternità in cielo e in terra, Padre, che sei Amore e Vita,
fa che ogni famiglia umana sulla terra diventi, mediante il tuo Figlio, Gesù Cristo, "nato da Donna",
e mediante lo Spirito Santo, sorgente di divina carità, un vero santuario della vita e dell'amore
per le generazioni che sempre si rinnovano.
Fa' che la tua grazia guidi i pensieri e le pene dei coniugi verso il bene delle loro famiglie
e di tutte le famiglie del mondo.
Fa' che le giovani generazioni trovino nella famiglia un forte sostegno per la loro umanità
e la loro crescita nella verità e nell'amore.
Fa' che l'amore, rafforzato dalla grazia del sacramento del matrimonio,
si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi,
attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie.
Fa' infine, te lo chiediamo per intercessione della Sacra Famiglia di Nazareth,
che la Chiesa in mezzo a tutte le nazioni della terra possa compiere fruttuosamente
la sua missione nella famiglia e mediante la famiglia.
Tu che sei la Vita, la Verità e l'Amore, nell'unità del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen
Giovanni Paolo II (Per il Sinodo sulla famiglia, 1980)
Beata la famiglia
Beata la famiglia aperta alla vita
che accoglie i figli come un dono,
valorizza la presenza degli anziani,
è sensibile ai poveri e ai sofferenti.
Beata la famiglia che prega insieme
per lodare il Signore,
e affidargli preoccupazioni e speranze.
Beata la famiglia
che vive i propri legami nella libertà,
lasciando a tutti autonomia di crescita.
Beata la famiglia dove regna la pace
al suo interno e con tutti:
in lei mette radici la pace del mondo.
Beata la famiglia che vive
in sintonia con l'universo
e si impegna per la costruzione
di un mondo più umano.
Beata la famiglia in cui vivere è gioia,
allontanarsi è nostalgia,
tornare è festa.
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