venerdì 15 luglio 2016

La vecchiarella e il maestro di teologia


Si racconta che un giorno San Bonaventura (1218 - 1274) fosse andato a visitare a Monteripido, presso Perugia, uno dei più semplici e rozzi compagni di San Francesco: Frate Egidio, un ex contadino della vecchia guardia, e quindi preoccupato del nuovo indirizzo culturale dell’Ordine.
Quando lo vide, il vecchio e arguto compagno di San Francesco, disse al maestro Bonaventura, con intenzione quasi polemica: «Maestro, a voi Dio ha fatto grandi doni d’intelligenza, ma noi d’ingegno grosso e senza studi, che non abbiamo alcuna scienza, come faremo a salvarci?»
Fra Bonaventura rispose prontamente: «Se Dio dà all’uomo soltanto la Grazia di poterlo amare, questo basta». Era la risposta che Frate Egidio attendeva, ma volle approfondire anche di più chiedendo: «Può dunque un ignorante amare Dio come un dotto?». E Bonaventura: «Una vecchierella può amarlo anche di più di un maestro di teologia».
Egidio, lieto di trovare nella dottrina di Bonaventura lo spirito di San Francesco, corse in fondo all’orto, gridando, rivolto ad una persona immaginaria: «Vecchierella, poverella, semplice e ignorante, ama il Signore e potrai diventare più grande di frate Bonaventura, maestro di teologia».

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