domenica 14 marzo 2010

Insegnaci, Signore, la tua umiltà

Anche tu hai conosciuto
giorni di stanchezza e di silenzi,
di dolore e di domande d’amore.
Ci hai insegnato l’infinito valore del sì
detto di fronte e al ritorno di una dura prova,
della morte vissuta ogni giorno.
Quando ti senti povero debole e umiliato
avvicinati di più a me e il mio spirito ti invaderà.
Essere, quando lo voglio io, diminuito, lasciato da parte,
non utilizzato, non significa essere inutile, al contrario.
Accetta questa situazione...
Se ami con passione,
la sofferenza ti sembrerà più sopportabile
e me ne ringrazierai.
Tu mi aiuti più di quanto non pensi,
ma più metterai nell’accettare ciò che ti dono di soffrire
sempre più sarò io che soffrirò in te...
Ho bisogno molto più della tua umiltà
che non della tua azione esteriore.
E quando ti senti “nulla” di “ poca importanza”,
quando ti senti umiliato non temere,
allora sono io il tuo rimedio,
il tuo soccorso e la tua forza!
Insegnaci, Signore, la tua umiltà.

Gaston Courtois (1897 – 1970), prete, psicologo e scrittore francese

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