giovedì 26 febbraio 2009

Dammi la forza

Signore,
dammi la forza di accettare ciò che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare ciò che può essere cambiato
e la saggezza per comprenderne la differenza!

Tommaso Moro [Thomas More] (1478 - 1535), santo, letterato, statista

Insegnami l'amore

Signore, insegnami a non parlare
come un bronzo risonante o un cembalo squillante,
ma con amore.
Rendimi capace di comprendere
e dammi la fede che muove le montagne,
ma con l'amore.
Insegnami quell'amore che è sempre paziente e sempre gentile;
mai geloso, presuntuoso, egoista o permaloso;
l'amore che prova gioia nella verità,
sempre pronto a perdonare,
a credere, a sperare e a sopportare.
Infine, quando tutte le cose finite
si dissolveranno e tutto sarà chiaro,
che io possa essere stato il debole ma costante
riflesso del tuo amore perfetto.

Madre Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (1910 - 1997), religiosa albanese, fondatrice della congregazione delle Missionarie della carità, Santa.

La vita in due

Grazie, Signore,
perché ci hai dato l'amore
capace di cambiare la sostanza delle cose.
Quando un uomo e una donna
diventano uno nel matrimonio
non appaiono più come creature terrestri
ma sono l'immagine stessa di Dio.
Così uniti non hanno paura di niente.
Con la concordia, l'amore e la pace
l'uomo e la donna sono padroni
di tutte le bellezze del mondo.
Possono vivere tranquilli,
protetti dal bene che si vogliono
secondo quanto Dio ha stabilito.
Grazie, Signore,
per l'amore che ci hai regalato.

Giovanni Crisostomo, Vescovo, Santo (ca. 350-407)

Generosità

Dai poco se doni le tue ricchezze,
ma se dai te stesso tu doni veramente,
vi sono quelli che danno con gioia
e la gioia è la loro ricompensa.
Nelle loro mani Dio parla
e dietro i loro occhi egli sorride alla terra;
è meglio dare se ce lo chiedono,
ma è meglio capire quando non ci chiedono nulla.
E per chi è generoso
cercare il povero
è una gioia più grande che donare
poiché chi è degno di bere al mare della vita
può riempire la coppa alla tua sorgente.
E voi che ricevete,
non lasciate che la gratitudine vi opprima
per non creare un giogo in voi e in chi vi ha dato.
Piuttosto fate che i suoi doni
diventino ali per volare insieme.

Khalil Gibran (1883 - 1931), poeta, pittore e filosofo libanese

L'abisso invoca l'abisso

O Dio, che abiti una luce inaccessibile,
Dio nascosto, che nessun occhio corporeo è capace di vedere,
nessun intelletto creato è capace di comprendere
e nessuna lingua umana o angelica è in grado di esprimere;
te, incomprensibile Dio, io cerco.
Invoco te, o Dio ineffabile,
qualunque cosa tu sia, te che sei ovunque.
Io so bene che cosa somma tu sei, se pur sei cosa;
o piuttosto d'ogni cosa tu sei causa, se pur sei causa.
Perché io non trovo un nome
da poter dare alla tua ineffabile maestà.
Tu dunque, o Dio, che sei tutto ciò che è in te,
tu che sei la tua sapienza, la tua bontà,
la tua potenza, la somma tua felicità,
essendo misericordioso, che cos'altro tu sei se non la tua misericordia?
Ecco quindi che la mia miseria sta davanti a te,
o Dio, che sei misericordia.
E tu, misericordia, che cosa farai?
Certo l'opera tua, non potendo tu scostarti dalla tua natura.
E qual è l'opera tua?
Togliere la miseria, risollevare gli uomini miseri.
Abbi dunque misericordia di me:
Miserere mei, Domine.
Togli, o Dio, o misericordia la mia miseria;
togli i miei peccati, che sono la mia somma miseria:
solleva questo misero, manifesta in me la tua opera,
esercita in me la tua virtù.
«L'abisso invoca l'abisso»:
l'abisso della mia miseria invoca l'abisso della tua misericordia,
l'abisso dei peccati invoca l'abisso delle grazie.
Ma l'abisso della misericordia
è più grande dell'abisso della miseria.
Perciò l'abisso colmi l'abisso,
l'abisso della misericordia colmi l'abisso della miseria.
Abbi misericordia di me, o Dio,
secondo la tua grande misericordia.

Fra' Girolamo Savonarola, 1452 -1498, servo di Dio

Preghiera per il buon umore


Signore, donami una buona digestione
e anche qualcosa da digerire.
Donami la salute del corpo
e il buon umore necessario per mantenerla.
Donami, Signore, un'anima semplice
che sappia far tesoro
di tutto ciò che è buono
e non si spaventi alla vista del male
ma piuttosto trovi sempre il modo
di rimettere le cose a posto.
Dammi un'anima che non conosca la noia,
i brontolamenti, i sospiri, i lamenti
e non permettere che mi crucci eccessivamente
per quella cosa troppo ingombrante
che si chiama «io».
Dammi, Signore, il senso del buon umore.
Concedimi la graziadi comprendere uno scherzo
per scoprire nella vita un po' di gioia
e farne parte anche agli altri.
Amen.

Tommaso Moro [Thomas More] (1478 - 1535), santo, letterato, statista

Fammi vivere

Liberami, o Signore,
dalla pigrizia che ho e dalla paura che mi prende,
Liberami dal fare come gli altri
per mancanza di coraggio.
Liberami dal comodo disimpegno e dal facile compromesso.
Liberami dalle storture del carattere.
Aiutami, o Signore,
ad essere come non sono
e come vorresti che io fossi.
Non voglio e non debbo perdere
i miei anni nel grigiore.
Non importa ciò che muore in me,
m'interessa ciò che nasce insieme a te.
C'è qualcuno che nel mondo aspetta me,
non posso tirarmi indietro
anche se costa, se è scomodo.
Aiutami, o Signore, a prendere sul serio il tempo,
a rispettare la vita, a conservare l'amore;
ho bisogno di te per vivere come tu vuoi.
Donami, allora, o Signore,
la tua forza per agire,
la speranza per superare le difficoltà,
la costanza dell'impegno,
la gioia di una fede che cresce,
e l'abbandono fiducioso al tuo amore,
così che possa essere,
nel pensiero e nell'azione, segno di te.

Thomas Merton, monaco e scrittore statunitense (1915 - 1968)

mercoledì 25 febbraio 2009

La gioia e il dolore

La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera,
E quella stessa fonte
da cui scaturisce il vostro riso,
è stato sovente colmo di lacrime.
E come può essere altrimenti ?
Quanto più a fondo vi scava il dolore,
tanta più gioia potrete contenere.
La coppa che contiene il vostro vino
non è forse la stessa bruciata nel forno del vasaio ?
E il liuto che rasserena il vostro spirito
non è forse lo stesso legno scavato dal coltello ?
Quando siete felici,
guardate nel fondo del vostro cuore
e scoprirete che è proprio ciò che vi ha dato dolore a darvi ora gioia.
E quando siete tristi,
guardate ancora nel vostro cuore
e saprete di piangere per ciò che ieri è stato il vostro godimento.
Alcuni di voi dicono:
"La gioia è più grande del dolore",
e altri dicono: "No, è più grande il dolore".
Ma io vi dico che sono inseparabili.
Giungono insieme,
e se l'una siede con voi alla vostra mensa,
ricordate che l'altro è addormentato nel vostro letto.
In verità voi siete bilance che oscillano tra il dolore e la gioia.
Soltanto quando siete vuoti, siete equilibrati e saldi.
Come quando il tesoriere vi solleva per pesare oro e argento,
così la vostra gioia e il vostro dolore dovranno sollevarsi oppure ricadere.”

Kahlil Gibran

L'importante è seminare

Semina semina:
l'importante è seminare
- poco, molto, tutto -
il grano della speranza.
Semina il tuo sorriso
perché splenda intorno a te.
Semina le tue energie
per affrontare le battaglie della vita.
Semina il tuo coraggio
per risollevare quello altrui.
Semina il tuo entusiasmo,
la tua fede, il tuo amore.
Semina le più piccole cose,
i nonnulla.
Semina e abbi fiducia:
ogni chicco arricchirà
un piccolo angolo della terra.

Anonimo

Ogni giorno è da vivere

Ogni mattina
è una giornata intera
che riceviamo dalle mani di Dio.
Dio ci dà una giornata
da lui stesso preparata per noi.
Non vi è nulla di troppo
e nulla di "non abbastanza",
nulla di indifferente
e nulla di inutile.
È un capolavoro di giornata
che viene a chiederci
di essere vissuto.
Noi la guardiamo come una pagina di agenda,
segnata d'una cifra e d'un mese.
La trattiamo alla leggera come un foglio di carta.
Se potessimo frugare il mondo
e vedere questo giorno elaborarsi
e nascere dal fondo dei secoli,
comprenderemmo il valore
di un solo giorno umano.

Madeleine Delbrêl (1904 - 1964)

Nella pace tua, Signore...

E' la preghiera che ogni giorno a te, Signore,
si leva dalla terra
per coloro che sono spariti nel mistero.
La preghiera che chiede riposo per chi espia,
luce per chi aspetta,
pace per chi anela all'amore tuo infinito.
Riposino in pace: nella pace del porto,
nella pace della meta, nella pace tua, Signore.
Vivano nell’amore tuo coloro che ho amato,
coloro che mi hanno amato.
Non dimenticare, Signore,
nessun pensiero di bene a me dato,
e il male, o Padre, il male dimentica, cancella.
A quelli che passarono nel dolore,
a quelli che parvero sacrificati da un avverso destino,
rivela, con te stesso, i segreti della tua giustizia.
i misteri del tuo amore.
Da' a noi quella vita interiore
per cui nell’intimo comunichiamo
col mondo invisibile nel quale essi sono:
con quel mondo fuori del tempo e dello spazio
che non è luogo, ma stato,
e non è lontano da noi, ma intorno a noi,
che non è dei morti, ma dei vivi,
con quel mondo che te, Dio, aspetta
e con quello che vede fra i chiarori antelucani
e nella luce del giorno eterno.

(Preghiera scritta da cappellano militare durante la prima guerra mondiale)
Don Primo Mazzolari (1890 - 1959), prete, scrittore e partigiano italiano

Palle annegate

SCHEDA 2

PALLE ANNEGATE

PARTECIPANTI 2 PER SQUADRA
OCCORRENTE 7 PALLE DI COLORE UGUALE
1 DI COLORE DIVERSO
1 VASCA PER L'ACQUA
8 BENDE
I giocatori sono intorno alla vasca bendati, al via ogni giocato re prenderà dalla vasca una palla, chi prende la palla di colore diverso viene eliminato. Così progressivamente fino all'ultima manche giocata dagli ultimi due giocatori rimasti.
PUNTI DA 1 A 8
TEMPO ILLIMITATO

Bevuta galattica

SCHEDA 1

BEVUTA GALATTICA
PARTECIPANTI 2 PER SQUADRA
OCCORRENTE 8 BOTTIGLIE UGUALI
Quattro giocatori si sistemano accanto ad altrettante bottiglie vuote, altri quattro accanto a quelle piene, al via questi ultimi bevono dalle bottiglie e trasportano l'acqua trattenendola in bocca fino alla propria bottiglia vuota, mentre un giocatore svuota, il compagno parte e compie la stessa operazione fino al gong. Vince chi ha trasportato più acqua.
PUNTI DA 1 A 4
TEMPO 3 MINUTI