martedì 21 luglio 2009

Uomo del mio tempo


Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
 Giorno dopo giorno. Tutte le poesie
Salvatore Quasimodo (1901 - 1968), poeta e traduttore italiano  

Padre mio, mi abbandono a Te

Padre mio,
mi abbandono a Te
fa' di me ciò che ti piace;
qualunque cosa tu faccia di me,
ti ringrazio.

Sono pronto a tutto,
accetto tutto,
purché la tua volontà
si compia in me
ed in tutte le tue creature;
non desidero niente altro, mio Dio.

Rimetto la mia anima nelle tue mani,
te la dono, mio Dio,
con tutto l'amore del mio cuore,
perché ti amo.

Ed è per me una esigenza d'amore
il donarmi,
il rimettermi nelle tue mani,
senza misura,
con una confidenza infinita,
perché tu sei il Padre mio.

Charles de Foucauld (1858 - 1916), religioso, antropologo, santo 

La fontana della speranza

Ci si chiede: ma com'è possibile
che questa fontana, speranza, scorra eternamente,
eternamente giovane, fresca, viva ...
Dio dice:
"Brava gente, ciò non è poi così difficile...
Se fosse con acqua pura
che essa avrebbe voluto fare fonti pure,
non ne avrebbe mai trovato abbastanza
in tutta la creazione.
Ma è proprio con le acque cattive
che essa fa le sue fonti di acqua pura.
Ed e' per questo che non le manca mai.
Ma è anche per questo che è la Speranza.
Ed è il più bel segreto
che esista nel giardino del mondo!

Charles Peguy (1873 - 1914), scrittore e poeta francese