sabato 26 settembre 2015

Aforismi Gesù Cristo

Cristo non è compreso del tutto finchè non è compreso sopra tutto. (Sant'Agostino di Ippona)

Gesù era pieno d'amore per le anime ferite dalle umane passioni e si compiaceva di lenire le piaghe estraendo dalle stesse il balsamo che doveva guarirle. Diceva, quindi, alla Maddalena: "Ti sarà molto perdonato perché hai molto amato! Sublime perdono che doveva eccitare una fede sublime". (Alexandre Dumas)

Non perché mi sia stato detto che tu eri figlio di Dio ascolto la tua parola: ma la tua parola è bella al di sopra di ogni parola umana, e da ciò riconosco che sei il figlio di Dio. (André Gide)

Gesù Cristo ha detto cose grandi in modo così semplice che sembra non le abbia pensate, ma in modo così preciso che è chiaro che le ha pensate. Questa chiarezza e questa semplicità insieme sono ammirevoli. (Blaise Pascal, Pensieri, 291)

La storia intera risulta essere incomprensibile senza Gesù Cristo. (Ernest Renan)

Il mondo sarà salvato dalla bellezza…e la bellezza è Cristo” (Fëdor Michajlovič Dostoevskij, L’idiota)

Se ci siamo incontrati e mi hai dimenticato, non hai perso nulla... Ma se incontri Gesù Cristo e lo dimentichi, hai perso tutto! (San Francesco di Paola, 1416 - 1507)

Non avessi conosciuto il Cristo, Dio sarebbe stato un vocabolo vuoto di senso... il Dio dei filosofi non avrebbe avuto alcun posto nella mia vita morale. Era necessario che Dio si immergesse nell'umanità, che in un preciso momento della storia... un essere umano, fatto di carne e di sangue, pronunciasse certe parole, compisse certi atti, perché io mi gettassi in ginocchio... (François Mauriac, Vita di Gesù)

Il Redentore era uguale agli altri uomini, giacché aveva la loro medesima natura, ma era distinto da tutti per la potenza costante della sua coscienza di Dio, la quale era in lui il suo proprio essere divino. (Friedrich Schleiermacher, Der christliche Glaube, Berlin 1960, II (par 94), 94-98)

Mi sono chiesto: davvero costui era così bello? O se, come la stragrande maggioranza ritiene, non lo era: perché lo hanno disegnato così? Perché il cristianesimo ha bisogno di immagini piacevoli mentre il buddismo ci tramanda un ciccione e l’Islam addirittura impedisce di rappresentare il profeta? (Gabriele Romagnoli, Ma Gesù Cristo era un bonazzo?, Vanity Fair)

Cristo, come lievito divino, penetra sempre più profondamente nel presente della vita dell'umanità diffondendo l'opera della salvezza di Lui compiuta nel Mistero pasquale. Egli avvolge inoltre nel suo dominio salvifico anche tutto il passato del genere umano, cominciando dal primo Adamo. (Papa Giovanni Paolo II)

Gesù Cristo ha manifestato agli uomini il mistero e le leggi ammirevoli del regno dei cieli, la grandezza della suprema felicità che Dio prepara per coloro che lo amano. (Gottfried W. Leibniz, Discorso di metafisica, Rondinella, Napoli 1934, 97)

Il Regno [di Dio] è in un certo senso Gesù stesso, ed egli lo sa: ne parla come di una realtà alla quale  lui solo ha accesso, di cui lui solo può parlare. Pertanto, tra il Regno e lui vi è una distanza: distanza nel tempo, perché Gesù è già là quando il Regno non è ancora che sulla soglia della porta; distanza interiore, perché Gesù ne parla come di una realtà distinta da lui. L'azione del Regno e la sua non sono identiche: Gesù parla, circola attraverso i villaggi della Galilea, guarisce i malati, mangia con i peccatori, compie gesti visibili, lavora e semina. Durante questo tempo, il grano gettato nella terra germina e cresce, la messe matura. Il Regno può dunque considerarsi come la forza interiore di cui l'azione di Gesù è la manifestazione esterna [...]. (Jacques Guillet, Gesù di fronte alla sua vita e alla sua morte, Cittadella, Assisi, 1972, 58-59).

Sì, se la vita e la morte di Socrate sono quelle di un saggio, la vita e la morte di Gesù sono quelle di un Dio. (Jean-Jacques Rousseau)

Se Gesù è Dio tutto cambia senso, non soltanto nel vangelo, ma nella storia umana, e anche nel sentimento che noi possiamo avere dell'universo, del posto di questo sperduto pianeta. Poiché colui che prima era un punto della storia ne diviene il centro. Era un passaggio, un tratto, e ora è immobile e il fulcro attorno al quale gira tutto il resto. [...] Ormai bisognerebbe chiamare creatore  questo Gesù - creatura - immobile ed eterno, questo Gesù mutabile e storico -, centro della storia, colui che finora non ne era che un punto privilegiato. Questo è in fondo il solo capovolgimento delle apparenze che meriterebbe veramente il nome di «dialettica della storia». (Jean Guitton, Gesù, Ed. Casale Monferrato, 1963, p.256)

Nulla è meglio di Gesù Cristo. (Ignazio di Antiochia, Lettera ai cristiani di Magnesia VII, 1)

Gesù è stato certamente la maggior personalità della storia. Il suo insegnamento, se è resistito per 2000 anni, significa che aveva davvero qualcosa di eccezionale: ha trasmesso valori che sono essenziali anche per un non credente. (Margherita Hack) 

Alessandro, Cesare, Carlo Magno ed io abbiamo fondato enormi imperi; ma da cosa dipendevano queste nostre creazioni geniali? Dalla forza. Solo Gesù ha fondato un impero basato sull’amore e, ancora oggi, milioni di persone sono disposte a morire per lui. (Napoleone Bonaparte)

La doppia essenza di Cristo è sempre stata, per me, un mistero profondo e impenetrabile, come l’appassionato desiderio degli uomini, così umano e così sovraumano, di arrivare fino a Dio o, con più esattezza, di ritornare a Dio e di identificarsi con lui. Questa nostalgia così misteriosa e così reale allo stesso tempo m’infliggeva profonde ferite. (Nikos Kazantzakis, L'ultima tentazione di Cristo)

Come parlare di Cristo? Dobbiamo cercare di presentare da innamorati la figura di Cristo, per sperare che ci stiano a sentire. (Pino Puglisi).

L'Agnello c'insegna la fortezza: l'Umiliato ci dà lezioni di dignità: il Condannato esalta la giustizia: il Morente conferma la vita: il Crocifisso prepara la gloria. (Primo Mazzolari)

giovedì 10 settembre 2015

Aforismi Solidaretà

Soltanto una vita vissuta per gli altri è una vita che vale la pena vivere. (Albert Einstein)

Si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene: e così si finirebbe anche a star meglio. (Alessandro Manzoni, I Promessi sposi)

Il modo più sicuro per rendere la vita piacevole a noi stessi è renderla piacevole agli altri. (Arturo Graf)

Vivere per gli altri, non è soltanto la legge del dovere, è anche la legge della felicità. (Auguste Comte)

Nessuno è inutile in questo mondo se alleggerisce il fardello a qualcun altro. (Charles Dickens)

Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene. (Denis Diderot)

Non si deve mai rimpiangere il tempo impiegato a far del bene. (Joseph Joubert)

Ciascuno di noi tiene nelle sue mani la vita dell'altro (Rudyard Kipling, Kim, [Merate] Ed. Briantea Airoldi, [1954], p. 91)

L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo. (Sofocle)

Il vero male è l'indifferenza. (Madre Teresa di Calcutta)

Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare. (Madre Teresa di Calcutta)

La malattia più terribile oggi non è la lebbra o la tubercolosi, ma piuttosto il sentirsi non voluto, trascurato e abbandonato da tutti. (Madre Teresa di Calcutta)

Meno male che i sono i poveri che aiutano gli altri poveri. (Madre Teresa di Calcutta)