martedì 23 aprile 2024

Per i papà di lassù

Il giorno in cui tuo padre se ne va

Il giorno in cui tuo padre se ne va
è il giorno in cui capisci di aver perso l’unico uomo
che ha sempre voluto vederti andare più in alto di lui.
Più saggio. Più forte. Più felice.
Perché un padre, anche quando tace,
ti cammina accanto in ogni passo della vita.

Non sempre lo dice, ma il suo amore è nei gesti:
nello sguardo che ti segue quando esci,
nel consiglio ripetuto mille volte,
nel silenzio che custodisce quando cadi,
nella pazienza con cui aspetta che ti rialzi da solo.

Quando un padre se ne va, non si spegne solo una voce.
Si spegne anche un pezzo della tua storia.
All’improvviso il mondo sembra più grande,
più freddo, più vuoto…
e capisci che nessuno ti dirà più “stai attento”
con quella miscela di amore e autorità,
che nessuno ti guarderà con orgoglio senza bisogno di parole.

Quel giorno capisci che la vita cambia per sempre.
Che non esiste abbraccio più forte,
né consiglio più sincero
di quello di chi ti ha visto muovere i primi passi.

E per quanto il tempo passi,
continuerai a cercare la sua ombra nelle tue scelte,
la sua voce nei tuoi pensieri,
la sua forza nei tuoi momenti di debolezza.
Ma scoprirai anche un’altra verità:
che il suo amore non muore.

Resta con te, in silenzio,
nel modo in cui guardi il mondo,
nei valori che ti ha lasciato nel cuore,
e in quel desiderio profondo di renderlo fiero,
ovunque sia.

Perché i padri non se ne vanno mai davvero.
Restano nel tuo coraggio,
nell’eco della loro risata,
nei ricordi che ti danno forza quando ne hai più bisogno.

Il giorno in cui tuo padre se ne va
capirai cosa vuol dire perdere davvero…
ma scoprirai anche
che l’amore di un padre è eterno.
E che, anche se invisibile,
ti sarà accanto. Sempre. 


Fammi essere ancora figlio

Fammi essere ancora figlio.
Solo una volta. Una volta sola.
Poi ti lascio andare.
Ma per una volta, ancora, fammi sentire sicuro.
Proteggimi dal mondo.
Fammi dormire nel sedile dietro il tuo.
Guida tu. Che io sono triste e stanco.
Ho voglia che sia tu a guidarmi, papà.
Metti la musica che ti piace.
Che sarà quella che una volta cresciuto piacerà a me.
Fammi essere piccolo.
Pensa tu per me.
Decidi tu per me.
Mettimi la tua giacca, che a me sembra enorme, perché ho freddo.
Prendimi in braccio e portami a letto perché mi sono addormentato sul divano.
Raccontami storie.
E se sei stanco non farlo. Ma non te ne andare.
Ho voglia di rimanere figlio per sempre.
Abbracciami forte come dopo un gol.
Dormi ancora, come hai fatto, per una settimana su una sedia accanto al mio letto in ospedale.
Rassicurami.
Carezzami la testa.
Lo so che per tutti arriva il momento in cui devi fare da padre a tuo padre.
Ma io non voglio.
Non ora.
Voglio vederti come un gigante. Non come un uccellino.
Non andare, papà.
Ti prego.
Fammi essere ancora figlio.
Fammi essere per sempre tuo figlio.

(Gabriele Corsi)


Caro babbo

Mi sembravi alto, altissimo quando ero piccolino
Eri il mio gigante buono che giocava a nascondino
Mi batteva forte il cuore mentre stavo ad aspettare
Felice di nascondermi, ma anche di farmi trovare

Ti sentivo forte e a volte mi facevi un po' paura
Ma eri il mio cavallo docile, il tappeto, la pianura
E scendevo e camminavo nelle tue scarpe pesanti
Fra colline di poltrone coi miei passi da gigante

Era dolce, era dolcissimo
Lo ricordo e te lo dico
Eri il mio più grande eroe
Eri il primo vero amico

Sei però rimpicciolito i primi anni della scuola
Tornavi tardi a casa e la mamma sempre sola
Mi svegliavo d'improvviso e vi sentivo ancora urlare
Eri sempre più nervoso e non mi stavi ad ascoltare
Altre volte mi picchiavi e le tue parole dure
spalancavano soltanto una vita di paure

Eri assente e irraggiungibile
Io ti odiavo e te lo dico
Eri in sogno l'uomo nero
Eri a un tratto il mio nemico

E ho portato come un lutto il tuo sangue nelle vene
Ma il mio cuore per dispetto ti voleva ancora bene
E ora babbo te lo scrivo come quando ero bambino
Come quando per trovarci giocavamo a nascondino

E ora è freddo, anzi freddissimo
Piango mentre te lo dico
cosa aspetti ad arrivare
babbo se mi sei amico

Era dolce, era dolcissimo
L'ho capito e te lo scrivo
Quante volte io dovrò morire
Per sentirmi ancora vivo?

(Marco Masini)


Papà lo vivi solo una volta

4 anni: mio padre può fare di tutto.
5 anni: mio padre sa molte cose.
8 anni: mio padre non sa tutto.
12 anni: Oh beh, mio padre non ne sa nulla.
14 anni: non dare retta a mio padre, è così all'antica!
21 anni: lui? Per favore, è fuori onda, non lo sa.
25 anni: papà può saperne un po', ma ha già i suoi anni.
30 anni: non farò nulla finché non ne parlerò con papà.
40 anni: mi chiedo come papà avrebbe gestito questa situazione. 
50 anni: darei qualsiasi cosa per avere qui papà per poter parlare di questo con lui.

Peccato non aver apprezzato la sua conoscenza, avrei potuto imparare molto da lui.
Ricorda che papà lo vivi solo una volta.


Father and son

It's not time to make a change
Just relax, take it easy
You're still young, that's your fault
There's so much you have to know
Find a girl, settle down
If you want, you can marry
Look at me, I am old, but I'm happy.

I was once like you are now
And I know that it's not easy
To be calm when you've found
Something going on
But take your time, think a lot
Well, think of everything you've got
For you will still be here tomorrow
But your dreams may not.

How can I try to explain?
When I do he turns away again
It's always been the same
Same old story
From the moment I could talk
I was ordered to listen
Now there's a way and I know
That I have to go away
I know I have to go.

It's not time to make a change
Just sit down, take it slowly
You're still young, that's your fault
There's so much you have to go through
Find a girl, settle down
if you want, you can marry
Look at me, I am old, but I'm happy.

All the times that I cried
Keeping all the things I knew inside
It's hard, but it's harder to ignore it
If they were right, I'd agree
But it's them they know, not me
Now there's a way and I know
That I have to go away
I know I have to go.

(Cat Stevens)


Padre e figlio

Non è il momento di fare cambiamenti,
rilassati soltanto, prenditela comoda
Sei ancora giovane, questo è il tuo problema,
c'è così tanto che devi sapere
trovati una ragazza, sistemati,
se vuoi, puoi sposarti
guarda me, sono vecchio, però sono felice

Un tempo ero come tu sei ora,
E so che non è facile restare calmo quando trovi
che qualcosa bolle in pentola
ma prenditi il tuo tempo, pensa molto
beh, pensa a tutto quel che hai
domani tu sarai ancora qui,
ma i tuoi sogni potrebbero non esserci

Come posso provare a spiegare?
quando lo faccio lui si gira dall'altra parte
è sempre stata la solita
la solita vecchia storia
dal momento in cui potevo parlare
mi è stato ordinato di ascoltare
ora c'è una via e io so
che devo andare via
io so che devo andare

Non è tempo per cambiamenti
siediti soltanto, fai le cose con calma
Sei ancora giovane, questo è il tuo problema,
c'è così tanto che devi vivere
trovati una ragazza, sistemati,
se vuoi, puoi sposarti
guarda me, sono vecchio, però sono felice

Tutte le volte che ho pianto,
tenendomi tutto ciò che sapevo dentro
è difficile, ma è più difficile ignorare ciò
se loro avessero ragione, io sarei d'accordo,
ma è loro che conoscono, non sono io
ora c'è una via 
e io so che devo andare via.
So che devo andare.

(Cat Stevens)

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