lunedì 30 ottobre 2017
Elogio della cortesia
Il mondo della cortesia è dentro la nostra vita quotidiana:
è un sorriso,
è un saluto,
è una parola gentile,
è rispettare la fila,
è separare i rifiuti in casa per il riciclaggio delle cose preziose,
è non abbandonare i rifiuti per strada,
è evitare di lasciare tracce sgradevoli del proprio cane sui marciapiedi e nei parchi,
è cedere il posto ad una donna incinta in autobus,
è rispettare l'ora di un appuntamento,
è rispettare il rosso dei semafori,
è dare la precedenza a chi attraversa le strisce pedonali,
è spegnere il cellulare al cinema,
è non invadere con mezzi motorizzati le aree pedonali,
è fumare senza dare fastidio agli altri,
è dare una mano a chi ne ha bisogno,
è usare razionalmente l'acqua,
è adottare uno spazio verde,
è accogliere e rispettare il "diverso" da sè,
è rispettare i limiti di velocità,
è non parcheggiare abusivamente,
è prendersi cura del giardino della propria scuola,
è non provocare rumori molesti,
è un balcone fiorito,
è un racconto nei luoghi d'attesa,
è guardare con simpatia il ciclista che aiuta la città a respirare aria pulita,
è una corsia d'ospedale abbellita da opere d'arte,
è lasciare libera la corsia preferenziale degli autobus,
è ripulire il proprio portico,
è eliminare un palo inutile,
è aver cura degli oggetti e dei beni comuni,
è una città bella,
è volere bene e volersi bene,
è ...
martedì 17 ottobre 2017
Ignazio di Antiochia
«Quelli che fanno professione di appartenere a Cristo si riconosceranno dalle loro opere. Ora non si tratta di fare una professione di fede a parole, ma di perseverare nella pratica della fede sino alla fine. È meglio essere cristiano senza dirlo, che proclamarlo senza esserlo» (Lettera ai cristiani di Efeso 14, 2 - 15, 1)
«Si educa molto con quello che si dice, ancor più con quel che si fa, molto più con quel che si è».
«Essere senza parlare vale più che parlare senza essere. É bello insegnare se chi parla opera. Uno solo è il Maestro che ha detto e ha fatto e ciò che tacendo ha fatto è degno del Padre». (Lettera ai cristiani di Efeso 10,1)
«Non basta essere chiamati cristiani, ma bisogna esserlo davvero...». (Lettera ai cristiani di Magnesia, 4, 1)
«Per me chiedete solo la forza interiore ed esteriore, perché non solo parli, ma anche voglia, perché non solo mi dica cristiano, ma lo sia realmente” (Lettera ai cristiani di Roma, 3,1)
Ignazio di Antiochia (35 - 107), vescovo dell'Asia minore, santo
lunedì 9 ottobre 2017
Gli alberi
Gli alberi tengono il cielo azzurro
prigioniero fra i rami,
si vestono di silenzio
e di abbandoni
o tremano di voli e di canzoni,
spandono un lume di fiori
ai mesi chiari
e camminano col vento
per ignoti reami,
la notte li ritrova incappucciati,
monaci solitari nel convento:
ma dove cantò l’usignolo
resta, nel fiato dell’alba,
l’eco d’un singhiozzo d’oro.
Idilio Dell’Era / Martino Ceccuzzi (1904 - 1988), prete, poeta e scrittore italiano
domenica 8 ottobre 2017
I fondatori sono aquile
[ Fra' Bartolomeo ] Vogliamo aiutarvi, ma solo nel modo che vi sia gradito. Niente di più. Fra' Pietro una volta ci ha spiegato che le differenze fra noi, in fin dei conti, sono quelle che esistono tra San Benedetto e San Francesco.
[ Fra' Ludovico ] Purtroppo non è facile rimanere alla loro altezza. A udire questi due nomi, San Benedetto, San Francesco, uno sente piegarsi le ginocchia. I fondatori sono di solito delle aquile, i seguaci generalmente delle galline.
[ Fra' Bartolomeo ] (ride a lungo e di cuore, col compiacimento di tutto il cerchio; poi bruscamente si fa triste). Sì, è vero, in ogni grande agglomerazione è inevitabile una certa tendenza al pollaio. Ma mi permetto di domandarti se credi che basti rimanere fuori...
[ Fra' Ludovico ] Oh no, non basta. Anche fuori, all’aria libera, ci si può addomesticare.
[ Fra' Clementino ] Alla maniera, per così dire, dei polli ruspanti. (A fra’ Bartolomeo) Parlaci di fra’ Pietro, dicci com’è. È severo, è triste? Ci sta agli scherzi?
[ Avventura di un povero cristiano ]
Ignazio Silone (1900 - 1978), scrittore e politico italiano
domenica 1 ottobre 2017
Dove abita Dio?
"Dove abita Dio?" Con questa domanda il rabbi di Kozk stupì alcuni uomini dotti che erano suoi ospiti. Quelli risero di lui: "Che dici? Se tutto il mondo è pieno della Sua gloria!". Ma egli rispose da sé alla propria domanda: "Dio abita dove Lo si fa entrare!"
da: I racconti dei chassidim
Martin Buber (1878 - 1965), filosofo, teologo, pedagogista austriaco
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