Apollo e Pan erano entrambi convinti di saper suonare benissimo, perciò decisero di sfidarsi in gara nominando il re Mida giudice della tenzone musicale. Mida, alla fine del concerto, assegnò la vittoria a Pan, attirandosi ovviamente, le ire di Apollo.
Apollo gli rispose che le sue orecchie lo avevano ingannato e poi sorridendo lo ricompensò facendogli nascere all’istante un bel paio di orecchie d’asino, che inutilmente egli cercò di nascondere con un ampio copricapo (berretto frigio di origini ittite). Il suo barbiere infatti, nel tagliargli la barba e i capelli, finì con l'accorgersene: egli aveva ben premesso e giurato di non dire nulla a nessuno, ma doveva riferire il segreto a qualcuno. Allora fece una buca in terra e, chinato sopra, bisbigliò: "Mida ha le orecchie d’asino!", e subito la coprì. Come d’incanto da quella buca nacque un folto cespuglio di canne che, ad ogni soffio di vento, mormorava: "Mida, il re Mida, ha le orecchie d’asino!". Così tutti seppero il segreto e la vendetta di Apollo fu completa.
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