Sento un rumore lontano,
coperto dalla voce della mia televisione.
Mi sembra una musica,
un canto ma rimane confuso tra tutti
i rumori che la città risveglia di notte.
Mi incuriosisce...
Ora mi sembra che si sta facendo più vicino,
ma è sempre fievole, lieve come un fiocco di neve.
Spengo la tele e mi affaccio sul balcone; è già scuro,
e dal cielo color rosso sembra che stia cadendo già qualcosa.
Sento sempre quel canto...
Natale è un canto.
É il canto dell'amore di Dio che viene a trovare l'uomo,
che viene ad abitare in questa terra
rifugio di ladri e assassini,
questa terra ricca e potente dove si muore di fame.
É il canto dell'uomo che finalmente ritrova la sua dignità.
Natale è un canto
anche oggi, per l'uomo d'oggi.
Questo canto che inonda il cuore e la mente,
e annuncia la grande gioia definitiva:
c'è una salvezza, c'è una speranza, c'è un amore.
Natale è un canto
che non si spegne mai;
passano i giorni e i secoli,
tramontano le culture e svaniscono i poteri;
ma il canto di Natale resta per sempre
e sempre annuncia che Dio è con noi, Uomo come noi,
che abita in ciascuno di noi.
E il canto degli angeli continua: "Gloria a Dio e pace in terra".
Basta tendere l'orecchio,
basta fare un po' di silenzio fuori e dentro il nostro cuore,
che subito torna:
è la Gloria di Dio che da la pace agli uomini.
Solo se saremo capaci di rinnovare quel canto,
potremo dire che per noi è davvero Natale!
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