Signore Gesù Cristo, figlio del Dio vivente, parola eterna del Padre, sommo sacerdote di tutti gli uomini.
Ti ringraziamo perché ci hai voluto preparare al tuo sacerdozio.
Riconosciamo che tu hai scelto noi, non noi te.
Riconosciamo di essere indegni e deboli e incapaci, se la tua grazia non ci aiuta, di seguire la tua chiamata. Eppure tu ci hai disposti e preparati. Dobbiamo essere tuoi testimoni.
Ti ringraziamo perché ci hai fatto i messaggeri di un alto decreto. Dobbiamo proclamare la tua verità.
Ti celebriamo, parola di verità eterna. Dobbiamo rinnovare il tuo sacrificio. Amministrare la tua grazia.
Ti benediciamo bontà del Padre diventata uomo e ti diciamo grazie, solo grazie, perché li hai chiamati nel tuo santuario, al tuo altare, nella tua missione sacerdotale. Anche per noi parlasti, quando venisti nel mondo. Ecco che vengo anch'io, per fare la tua volontà, mi hai preparato un corpo.
[…] Anche a noi era rivolto quanto dicesti agli apostoli: Non vacilli il vostro cuore; perché siete tanto paurosi, uomini di poca fede, ecco io vi ho scelti affinché andiate e portiate frutto; il discepolo non è superiore al maestro; chi non abbandona tutto, non può essere mio discepolo.
[…] Tu ci mandi per le vie degli uomini, spesso interminabili, faticose e squallide per il nostro cuore debole e impaziente. Perciò ti preghiamo: donaci il tuo Santo Spirito, donaci in questo pellegrinaggio sempre nuovo lo spirito del tuo sacerdozio, lo spirito del timore di Dio, lo spirito della contrizione, dell'umiltà, del casto timore di offendere la santità di Dio attraverso il peccato, lo spirito della fede e dell'amore alla preghiera, lo spirito della purezza e della temperanza sciente e coraggiosa, lo spirito della scienza e della sapienza, dell'amore fraterno e dell'unità che non conosce invidia e litigio, della gioia e della fiducia, della magnanimità e della cordialità, lo spirito dell’obbedienza, della pazienza e dell'amore alla tua croce santa. Concedici di aver Dio tuo Padre davanti agli occhi in questo cammino, di camminare alla sua santa presenza, di lavorare con onestà a purificare i nostri cuori, di esercitare tra di noi la solidarietà dei fratelli, di portare l'uno i pesi dell'altro e adempiere così la tua legge.
Fa’ che ogni giorno ti rassomigliamo di più, eterna Sapienza divina, lavorando e lottando con fedeltà, continuità, altruismo.
[…] Tu ci guardi e il tuo occhio penetra la nostra coscienza e il tuo amore arriva sino ai nostri cuori. E dici: Sarete miei amici, se farete quanto vi ho comandato (Gv 15, 14). Noi osiamo, con umiltà e fiducia, alzare a te il nostro sguardo e dire: con la tua grazia, saremo e faremo quel che tu vuoi che siamo e facciamo. Amen.
Karl Rahner
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