Una volta, mentre si trovava in viaggio, sorpreso da una tempesta, [Cesare] riparò nella casupola di un poveraccio e poiché c’era solo una stanzetta che a malapena poteva ospitare una persona ordinò che la occupasse Oppio. «Fra i potenti», disse, «bisogna cedere il posto a chi sta più in alto, ma fra gli amici ai più deboli». E passò la notte con gli altri sotto la gronda della porta.
venerdì 30 dicembre 2022
Cedere il posto ai più deboli
martedì 27 dicembre 2022
Questa notte è chiara come pieno giorno e dolce agli uomini e agli animali
Il primo presepe
lunedì 26 dicembre 2022
Venne anche il giorno di Natale
Mario Rigoni Stern (1921 – 2008), militare e scrittore italiano
domenica 25 dicembre 2022
Per ultima venne la morte
La morte non voleva credere alle proprie orecchie quando le fu comunicato che il suo dominio universale stava per finire. Pur riconoscendosi la più inamabile di tutte le creature, un po' di riguardo l'avrebbe gradito da parte dell'Arcangelo messaggero. Non era mica l'ultima delle ancelle di Dio, anzi. Il suo ruolo nei piani del Creatore era fondamentale.
Il Figlio dell'Altissimo
sabato 24 dicembre 2022
E se invece venisse per davvero?
espresso così, più che altro per gioco,
venisse preso sul serio?
Se il regno della fiaba
al mattino si trovassero i doni,
la bambola, il revolver, il treno,
il micio, l'orsacchiotto, il leone
che nessuno di voi ha comperati?
Se la vostra bella sicurezza
nella scienza e nella dea ragione
andasse a carte quarantotto?
Con imperdonabile leggerezza
forse troppo ci siamo fidati.
E se sul serio venisse?
Silenzio! O Gesù Bambino,
per favore cammina piano
nell'attraversare il salotto.
Guai se tu svegli i ragazzi:
che disastro sarebbe per noi
così colti, così intelligenti,
brevettati miscredenti,
noi che ci crediamo chissà cosa
coi nostri atomi, coi nostri razzi.
Fa' piano, Bambino, se puoi.
Poesia pubblicata sul numero 165 della rivista "Novità" del Dicembre 1964
Dino Buzzati (1906 - 1972), giornalista e scrittore italiano
mercoledì 21 dicembre 2022
I cani del Signore
Quando un gregge è piccolo e le pecore sono docili e vi sono pochi lupi o non ve ne sono affatto, il pastore può far a meno del cane. Quando il gregge è grande e le pecore sono vagabonde, non una sola ma a branchi, e i lupi sono numerosi, bisogna che il pastore abbia un cane e magari più di uno. I cani somigliano sempre ai lupi, e spesso i migliori cani da pastore sono proprio i cani lupi. E quel che hanno conservato del lupo che permette loro di fare per il pastore ciò che lui stesso non farebbe: fiutano, corrono, si arrampicano alla maniera degli animali che sono. Ma è quel che il pastore ha comunicato loro di se stesso che fa di essi dei cani da pastore: amare le pecore come un pastore o come un lupo, non è affatto la stessa cosa. È condividendo un po’ la vita del pastore che il cane rimane un cane e non diventa un lupo. Non vive più nei boschi, ma accanto alla casa del pastore. Si nutre del cibo dell’uomo. Ode la voce dell’uomo. È l’uomo che lo chiama senza tregua a sé, è l’uomo che lo manda incessantemente alle frontiere del gregge. I suoi due estremi sono la testa del gregge e i piedi del pastore. Le pecore non possono né ritrovarsi le une le altre, né difendersi. Ma non diventeranno mai lupi. I cani possono ritrovare le pecore e difenderle, ma c’è sempre un lupo nascosto dentro di loro; possono tornare ad esserlo.
Madeleine Delbrêl (1904 – 1964), assistente sociale, poetessa e mistica francese
martedì 20 dicembre 2022
L'asino e la tigre
La discussione si animò, così i due animali decisero di ricorrere al leone, il re della giungla.
Già prima di arrivare alla foresta, dove il leone era seduto sul suo trono, l’asino cominciò a gridare: “Vostra Altezza, non è vero che l’erba è verde.”
Il leone rispose: “Vero, l’erba è blu.”
L’asino continuò: “La tigre non è d’accordo con me e mi dà fastidio; per favore, puniscila”.
Il re allora dichiarò: “La tigre sarà punita con 4 anni di silenzio”.
L’asino saltò allegramente e proseguì contento il suo cammino, ripetendo: “L’erba è blu”.
La tigre accettò la punizione per 4 anni, ma prima chiese al leone: “Sua Maestà, perché mi ha punito? Dopo tutto, l’erba è verde”.
Il leone rispose: “In realtà, l’erba è verde”.
Il leone rispose: “Questo non ha nulla a che vedere con la domanda se l’erba è blu o verde.
La punizione è dovuta al fatto che non è possibile che una creatura coraggiosa e intelligente come te perda tempo a litigare con un asino, e soprattutto che venga a disturbare me con questa domanda”.
Ci sono persone che non hanno la capacità di comprendere concetti semplici ed evidenti e altre che sono accecate dall’ego per cui l’unica cosa che desiderano è avere ragione.
La pace e la tranquillità valgono molto di più.
Il vostro valore
Se fosse ferro usato varrebbe circa 25 dollari.
Se decideste di farne dei ferri da cavallo, il suo valore salirebbe a 250 dollari.
Qualora, invece decideste di farne aghi per cucire, il valore salirebbe a circa 70.000 dollari.
Se invece decideste di produrre molle per orologi il valore salirebbe a circa 6 milioni di dollari.
Il vostro valore non è solo in ciò di cui siete fatti, ma soprattutto in quali modi siete in grado di trarre il meglio da ciò che siete.
domenica 11 dicembre 2022
Metterò in pratica la malvagità che ci insegnate!
Egli m’ha vilipeso in tutti i modi, e una volta m’ha impedito di concludere un affare per un milione.
ha disprezzato la mia razza, ha intralciato i miei buoni affari,
ha allontanato da me i miei buoni amici e mi ha aizzato contro i nemici!
E tutto questo per quale ragione? Perché sono ebreo! E dunque?
Non ha forse occhi un ebreo? Non ha mani, organi, membra, sensi, affetti e passioni?
Non si nutre egli forse dello stesso cibo di cui si nutre un cristiano?
Non viene ferito forse dalle stesse armi?
Non è soggetto alle sue stesse malattie?
Non è curato e guarito dagli stessi rimedi?
E non è infine scaldato e raggelato dallo stesso inverno e dalla stessa estate che un cristiano?
Se ci pungete non versiamo sangue, forse?
E se ci fate il solletico non ci mettiamo forse a ridere?
Se ci avvelenate, non moriamo?
E se ci usate torto non cercheremo di rifarci con la vendetta?
Se siamo uguali a voi in tutto il resto, dovremo rassomigliarvi anche in questo.
Se un ebreo fa un torto a un cristiano, a che si riduce la mansuetudine di costui? Nella vendetta.
E se un cristiano fa un torto a un ebreo quale esempio di sopportazione gli offre il cristiano? La vendetta.
La stessa malvagità che voi ci insegnate sarà da me praticata,
e non sarà certo difficile che io riesca persino ad andare oltre l’insegnamento.
venerdì 9 dicembre 2022
É Gesù che cercate quando sognate la felicità
É Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. È Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna.
Veglia di preghiera alla XV Giornata Mondiale della Gioventù, Tor Vergata, 19 agosto 2000
Giovanni Paolo II / Karol Jozef Wojtyla (1920 - 2005), papa
giovedì 8 dicembre 2022
Lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.
Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso,
tutti i doni sognati,
più uno, per buon peso”.
Se comandasse il pastore
dal presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?
“Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”.
Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente;
se ci diamo la mano
i miracoli si fanno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
Gianni Rodari (1920 – 1980), scrittore e pedagogista italiano
lunedì 5 dicembre 2022
Noi commerciamo illusioni
La TV può creare o distruggere presidenti, papi, primi ministri. La TV è la più spaventosa, maledettissima forza di questo mondo senza Dio. E poveri noi se cadesse nelle mani degli uomini sbagliati. [...] Perché questa società è ora nella mani della CCA, la Communication Corporation of America [...]. E quando una tra le più grandi corporazioni del mondo controlla la più efficiente macchina per una propaganda fasulla e vuota, in questo mondo senza Dio, io non so quali altre cazzate verranno spacciate per verità, qui!
Quindi ascoltatemi. Ascoltatemi! La televisione non è la verità! La televisione è un maledetto parco di divertimenti, la televisione è un circo, un carnevale, una troupe viaggiante di acrobati, cantastorie, ballerini, cantanti, giocolieri, fenomeni da baraccone, domatori di leoni, giocatori di calcio! Ammazzare la noia è il nostro solo mestiere.
Quindi, se volete la verità andate da Dio, andate dal vostro guru. Andate dentro voi stessi, amici, perché quello è l'unico posto dove troverete mai la verità vera! Sapete, da noi non potrete mai ottenere la verità. Vi diremo tutto quello che volete sentire mentendo senza vergogna: noi vi diremo che... che Nero Wolfe trova sempre l'assassino e che nessuno muore di cancro in casa del dottor Kildare! E per quanto si trovi nei guai il nostro eroe, non temete: guardate l'orologio, alla fine dell'ora l'eroe vince. Vi diremo qualsiasi cazzata vogliate sentire!
Noi commerciamo illusioni, niente di tutto questo è vero! Ma voi tutti ve ne state seduti là, giorno dopo giorno, notte dopo notte, di ogni età, razza, fede. Conoscete soltanto noi. Già cominciate a credere alle illusioni che fabbrichiamo qui. Cominciate a credere che la TV è la realtà, e che le vostre vite sono irreali. Voi fate tutto quello che la TV vi dice: vi vestite come in TV, mangiate come in TV, tirate su bambini come in TV, persino pensate come in TV! Questa è pazzia di massa! Siete tutti matti! In nome di Dio, siete voialtri la realtà. Noi siamo le illusioni.
Quindi spegnete i vostri televisori, spegneteli ora. Spegneteli immediatamente! Spegneteli e lasciateli spenti! Spegnete i televisori proprio a metà della frase che sto dicendo adesso, spegneteli subito!
Questa non è più una nazione di individui indipendenti, oramai. È una nazione composta da duecento e oltre milioni di esseri transistorizzati, deodorizzati, più bianchi del bianco, tutti profumati al limone: dei tutto inutili come esseri umani, e rimpiazzabili come pezzi di un'auto.
Peter Finch (Howard Beale) nel film "Quinto potere" (1976) diretto da Sidney Lumet
venerdì 2 dicembre 2022
Aforismi Desiderio
Se a un bambino si regala tutto, gli si sottrae ciò che è fondamentale: il desiderio, ovvero il sentimento fondamentale per costruire una passione. (Paolo Crepet)