«Ad Allah appartengono i nomi più belli: invocateLo con quelli» (Corano, Al-A'râf, 180)
Dio
Il Misericordioso
Il Compassionevole
Il Re
Il Santo
La Pace
Il Fedele
Il Custode
Il Potente
Il Potente
Il Fiero
Il Creatore
Il Plasmatore
Colui che modella
Colui che perdona
Il dominatore
Il Munifico
Colui che provvede
Colui che apre
Il Sapiente
Colui che contrae
Colui che espande
Colui che diminuisce
Colui che eleva
Colui che da' la potenza
Colui che umilia
Colui che tutto ascolta
Colui che tutto osserva
Il Giudice
Il Giusto
Il Sottile, L'Amabile
Il Ben Informato
Il Paziente
L'Immenso, il Sublime
Colui che perdona
Il Riconoscente
L'Altissimo
Il Grande
Il Custode
Colui che vigila
Colui che chiede il conto
Il Maestoso
Il Generoso
Colui che veglia
Colui che risponde
Il Largo (nel dare)
Il Saggio
L'Amorevole
Il Glorioso
Colui che resuscita
Il Testimone
Il Vero, la Verità
Il Garante, Colui che protegge
Il Forte
L'Irremovibile
Il Patrono
Il Degno di lode
Colui che tiene il conto (di tutte le cose)
Colui che palesa
Colui al quale tutto ritorna
Colui che da' la vita
Colui che da' la morte
Il Vivente
Colui che sussiste da Se stesso
Colui che trova tutto ciò che vuole
Il Glorioso
L'Uno
L'Unico
L'Assoluto, l'Eterno, l'Impenetrabile
Il Potente
L'Onnipotente
Colui che fa avanzare
Colui che fa ritardare
Il Primo
L'Ultimo
Il Manifesto
Il Nascosto
martedì 27 agosto 2019
venerdì 16 agosto 2019
Aforismi Tradizione
Perpetuare il passato con la zavorra di usi mantenuti ad oltranza non è tradizione autentica, ma invecchiamento dello spirito, anche se truccato di sapienza e prudenza.
Non siamo eredi di un pacchetto di verità congelate e impersonali, ma di una fede viva che dobbiamo individualizzare con una scelta personale, che rifletta le beatitudini evangeliche, si manifesti nell’amore come chiave dell’esistenza umana e potenzi i valori della persona per l’impegno cristiano nella soluzione dei problemi che ci circondano. (Basilio Caballero, La Parola per ogni giorno)
Noi siamo come nani seduti sulle spalle dei giganti. Vediamo quindi un numero di cose maggiore degli antichi, e più lontane. E non già perché la nostra vista sia più acuta, o la nostra statura più alta, bensì perché essi ci sostengono a mezz'aria e ci innalzano di tutta la loro gigantesca altezza. (Bernardo di Chartres)
La tradizione è una bellezza da conservare, non un mazzo di catene per legarci. (Ezra Pound)
La tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri. (Gustav Mahler)
Che m'importa dunque il passato in quanto passato? Non vi accorgete che quando piango sulla rottura di una tradizione, è soprattutto all'avvenire che penso. Quando vedo marcire una radice, ho pietà dei fiori che seccheranno domani per mancanza di linfa. (Gustave Thibon, L'uomo maschera di Dio, p. 258)
Che m'importa dunque il passato in quanto passato? Non vi accorgete che quando piango sulla rottura di una tradizione, è soprattutto all'avvenire che penso. Quando vedo marcire una radice, ho pietà dei fiori che seccheranno domani per mancanza di linfa. (Gustave Thibon, L'uomo maschera di Dio, p. 258)
La tradizione non vuol dire che i vivi sono morti, vuol dire che i morti vivono. (Harold MacMillan)
Una vera tradizione non è la testimonianza di un passato concluso, ma una forza viva che anima e informa di sé il presente. (Igor Stravinskij)
Il tradizionalismo è la fede morta dei vivi, la tradizione autentica è la fede viva dei morti. (Jaroslav Pelikan)
Le radici profonde non gelano (John R. R. Tolkien)
Fate come gli alberi: cambiate le foglie e conservate le radici. Quindi, cambiate le vostre idee ma conservate i vostri principi. (Victor Hugo)
mercoledì 14 agosto 2019
Grazie alla vita
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato due occhi
Che quando li apro
Chiaramente vedo
Il nero e il bianco,
Chiaramente vedo il cielo alto
Brillare al fondo,
Nella moltitudine
L'uomo che amo.
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato l'udito
Così certo e chiaro
Sento notti e giorni
Grilli e canarini
Turbini martelli
E lunghi pianti di cani
E la voce tenera
Del mio amato.
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato il passo
Dei miei piedi stanchi
Con loro ho attraversato
Città e pozze di fango
Lunghe spiagge vuote
Valli e poi alte montagne
E la tua casa la tua strada
Il tuo cortile.
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Del mio cuore in petto
Il battito chiaro
Quando guardo il frutto
Della mente umana
Quando vedo la distanza
Tra il bene e il male
Quando guardo il fondo
Dei tuoi occhi chiari.
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto
Mi ha dato il sorriso
E mi ha dato il pianto
Così io distinguo
La buona o brutta sorte
Così le sensazioni che fanno
Il mio canto.
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto...
Gracias a la vida
Violeta Parra Sandoval (1917 – 1967), cantautrice, poetessa e pittrice cilena[ variante ]
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato due stelle che quando le apro
distinguo nitidamente il nero e il bianco,
nell’alto cielo la volta stellata,
e in mezzo alla folla quelli che amo.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato il suono e l’alfabeto
che contiene le parole che penso e dico:
madre, amico, fratello e luce, illuminando
la via dell’anima di quelli che amo.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato l’udito che in tutta la sua ampiezza
registra notte e giorno canarini e grilli,
martelli e turbine, latrati e acquazzoni,
e la tenera voce di quelli che amo.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato il passo dei miei piedi stanchi,
con i quali ho camminato per città e pozzanghere,
spiagge e deserti, montagne e pianure
e la casa, la strada e il quartiere.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato il cuore inquieto della sua povertà
quando guardo il frutto della mente umana,
quando guardo il bene così lontano dal male,
quando guardo la profondità degli occhi chiari.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi dato il sorriso e mi ha dato il pianto,
per non confondere gioia e tristezza
che insieme esprimono il canto
e il canto del mondo che somiglia al mio:
è il canto di tutti ed è anche il mio:
grazie alla vita e grazie a Dio.
martedì 13 agosto 2019
Ogni cosa è vanità
Se vivessi mille anni,
nella gioia e senza affanni,
alla morte che sarà?
Ogni cosa è vanità.
Se ottenessi ogni favore,
ogni brama ed ogni onore,
alla morte che sarà?
Ogni cosa è vanità.
Se io avessi case e ville,
campi e servi a mille a mille,
alla morte che sarà?
Ogni cosa è vanità.
Se a me docil la fortuna
non negasse brama alcuna,
alla morte che sarà?
Ogni cosa è vanità.
Se io fossi un gran sapiente,
ma superbo nella mente,
alla morte che sarà?
Ogni cosa è vanità.
Ma se vivo da cristiano,
disprezzando il mondo vano,
alla morte che verrà
solo Dio mi basterà.
Dunque a Dio rivolgi il cuore,
dona a lui tutto il tuo amore,
Questo mai non mancherà,
tutto il resto è vanità.
Citato in Giuseppe De Libero, Vita di S. Filippo Neri, apostolo di Roma, Ed. Oratorio di Roma, 1960, pp. 191 s.
Filippo Neri (1515 - 1595) presbitero italiano, fondatore della Congregazione dell'Oratorio, santo
venerdì 2 agosto 2019
Niente è permanente in questo mondo, nemmeno i dispiaceri!
Charlie Chaplin raccontò al pubblico una storiella fantastica e tutti incominciarono a ridere.
Charlie ripeté la stessa storiella e solo pochi risero.
Ripeté di nuovo la stessa storiella e questa volta nessuno rise.
Allora disse queste parole stupende:
“Se non potete continuare a ridere per la stessa battuta, perché continuate a piangere per lo stesso problema?”
Godetevi ogni momento della vita: la vita è bella!
“Niente è permanente in questo mondo, nemmeno i dispiaceri!”
“Un giorno senza sorriso è un giorno perso”.
“La vita è una tragedia se vista in primo piano, ma è una commedia se vista in campo lungo”.
“Alla fine, tutto è una gag”.
“Il tempo è un grande maestro: trova sempre il finale migliore”.
“La risata è il tonico, il sollievo, il rimedio per attenuare il dolore”.
Charlie Chaplin (1889 – 1977) attore, comico, regista, compositore e produttore cinematografico britannico
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