martedì 27 agosto 2019

I novantanove nomi di Dio

«Ad Allah appartengono i nomi più belli: invocateLo con quelli» (Corano, Al-A'râf, 180)


Dio

  Il Misericordioso

  Il Compassionevole

  Il Re

  Il Santo

  La Pace

  Il Fedele

  Il Custode

  Il Potente

  Il Potente

  Il Fiero

  Il Creatore

  Il Plasmatore

  Colui che modella

  Colui che perdona

  Il dominatore

  Il Munifico

  Colui che provvede

  Colui che apre

  Il Sapiente

  Colui che contrae

  Colui che espande

  Colui che diminuisce

  Colui che eleva

  Colui che da' la potenza

  Colui che umilia

  Colui che tutto ascolta

  Colui che tutto osserva

  Il Giudice

  Il Giusto

  Il Sottile, L'Amabile

  Il Ben Informato

  Il Paziente

  L'Immenso, il Sublime

  Colui che perdona

  Il Riconoscente

  L'Altissimo

  Il Grande

  Il Custode

  Colui che vigila

  Colui che chiede il conto

  Il Maestoso

  Il Generoso

  Colui che veglia

  Colui che risponde

  Il Largo (nel dare)

  Il Saggio

  L'Amorevole

  Il Glorioso

  Colui che resuscita

  Il Testimone

  Il Vero, la Verità

  Il Garante, Colui che protegge

  Il Forte

  L'Irremovibile

  Il Patrono

  Il Degno di lode

  Colui che tiene il conto (di tutte le cose)

  Colui che palesa

  Colui al quale tutto ritorna

  Colui che da' la vita

  Colui che da' la morte

  Il Vivente

  Colui che sussiste da Se stesso

  Colui che trova tutto ciò che vuole

  Il Glorioso

  L'Uno

  L'Unico

  L'Assoluto, l'Eterno, l'Impenetrabile

  Il Potente

  L'Onnipotente

  Colui che fa avanzare

  Colui che fa ritardare

  Il Primo

  L'Ultimo

  Il Manifesto

  Il Nascosto

venerdì 16 agosto 2019

Aforismi Tradizione



Perpetuare il passato con la zavorra di usi mantenuti ad oltranza non è tradizione autentica, ma invecchiamento dello spirito, anche se truccato di sapienza e prudenza. 
Non siamo eredi di un pacchetto di verità congelate e impersonali, ma di una fede viva che dobbiamo individualizzare con una scelta personale, che rifletta le beatitudini evangeliche, si manifesti nell’amore come chiave dell’esistenza umana e potenzi i valori della persona per l’impegno cristiano nella soluzione dei problemi che ci circondano. (Basilio Caballero, La Parola per ogni giorno)

Noi siamo come nani seduti sulle spalle dei giganti. Vediamo quindi un numero di cose maggiore degli antichi, e più lontane. E non già perché la nostra vista sia più acuta, o la nostra statura più alta, bensì perché essi ci sostengono a mezz'aria e ci innalzano di tutta la loro gigantesca altezza. (Bernardo di Chartres)

La tradizione è una bellezza da conservare, non un mazzo di catene per legarci. (Ezra Pound)

La tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri. (Gustav Mahler)

Che m'importa dunque il passato in quanto passato? Non vi accorgete che quando piango sulla rottura di una tradizione, è soprattutto all'avvenire che penso. Quando vedo marcire una radice, ho pietà dei fiori che seccheranno domani per mancanza di linfa. (Gustave Thibon, L'uomo maschera di Dio, p. 258)

La tradizione non vuol dire che i vivi sono morti, vuol dire che i morti vivono. (Harold MacMillan)

Una vera tradizione non è la testimonianza di un passato concluso, ma una forza viva che anima e informa di sé il presente. (Igor Stravinskij)

Il tradizionalismo è la fede morta dei vivi, la tradizione autentica è la fede viva dei morti. (Jaroslav Pelikan)

Le radici profonde non gelano (John R. R. Tolkien)

Fate come gli alberi: cambiate le foglie e conservate le radici. Quindi, cambiate le vostre idee ma conservate i vostri principi. (Victor Hugo)


mercoledì 14 agosto 2019

Grazie alla vita


Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato due occhi
Che quando li apro
Chiaramente vedo
Il nero e il bianco,
Chiaramente vedo il cielo alto
Brillare al fondo,
Nella moltitudine
L'uomo che amo.

Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato l'udito
Così certo e chiaro
Sento notti e giorni
Grilli e canarini
Turbini martelli
E lunghi pianti di cani
E la voce tenera
Del mio amato.

Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato il passo
Dei miei piedi stanchi
Con loro ho attraversato
Città e pozze di fango
Lunghe spiagge vuote
Valli e poi alte montagne
E la tua casa la tua strada
Il tuo cortile.

Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Del mio cuore in petto
Il battito chiaro
Quando guardo il frutto
Della mente umana
Quando vedo la distanza
Tra il bene e il male
Quando guardo il fondo
Dei tuoi occhi chiari.

Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto
Mi ha dato il sorriso
E mi ha dato il pianto
Così io distinguo
La buona o brutta sorte
Così le sensazioni che fanno
Il mio canto.

Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto...
Gracias a la vida
Violeta Parra Sandoval (1917 – 1967), cantautrice, poetessa e pittrice cilena

[ variante ]

Grazie alla vita che mi ha dato tanto, 
mi ha dato due stelle che quando le apro 
distinguo nitidamente il nero e il bianco, 
nell’alto cielo la volta stellata, 
e in mezzo alla folla quelli che amo. 

Grazie alla vita che mi ha dato tanto, 
mi ha dato il suono e l’alfabeto 
che contiene le parole che penso e dico: 
madre, amico, fratello e luce, illuminando 
la via dell’anima di quelli che amo.

Grazie alla vita che mi ha dato tanto, 
mi ha dato l’udito che in tutta la sua ampiezza 
registra notte e giorno canarini e grilli,
martelli e turbine, latrati e acquazzoni, 
e la tenera voce di quelli che amo.

Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato il passo dei miei piedi stanchi, 
con i quali ho camminato per città e pozzanghere, 
spiagge e deserti, montagne e pianure 
e la casa, la strada e il quartiere.

Grazie alla vita che mi ha dato tanto, 
mi ha dato il cuore inquieto della sua povertà
quando guardo il frutto della mente umana, 
quando guardo il bene così lontano dal male, 
quando guardo la profondità degli occhi chiari.

Grazie alla vita che mi ha dato tanto, 
mi dato il sorriso e mi ha dato il pianto, 
per non confondere gioia e tristezza 
che insieme esprimono il canto 
e il canto del mondo che somiglia al mio: 
è il canto di tutti ed è anche il mio: 
grazie alla vita e grazie a Dio.

martedì 13 agosto 2019

Ogni cosa è vanità


Se vivessi mille anni,
nella gioia e senza affanni,
alla morte che sarà?
Ogni cosa è vanità.

Se ottenessi ogni favore,
ogni brama ed ogni onore,
alla morte che sarà?
Ogni cosa è vanità.

Se io avessi case e ville,
campi e servi a mille a mille,
alla morte che sarà?
Ogni cosa è vanità.

Se a me docil la fortuna
non negasse brama alcuna,
alla morte che sarà?
Ogni cosa è vanità.

Se io fossi un gran sapiente,
ma superbo nella mente,
alla morte che sarà?
Ogni cosa è vanità.

Ma se vivo da cristiano,
disprezzando il mondo vano,
alla morte che verrà
solo Dio mi basterà.

Dunque a Dio rivolgi il cuore,
dona a lui tutto il tuo amore,
Questo mai non mancherà,
tutto il resto è vanità.

Citato in Giuseppe De Libero, Vita di S. Filippo Neri, apostolo di Roma, Ed. Oratorio di Roma, 1960, pp. 191 s.

Filippo Neri (1515 - 1595) presbitero italiano, fondatore della Congregazione dell'Oratorio, santo

venerdì 2 agosto 2019

Niente è permanente in questo mondo, nemmeno i dispiaceri!


Charlie Chaplin raccontò al pubblico una storiella fantastica e tutti incominciarono a ridere.
Charlie ripeté la stessa storiella e solo pochi risero.
Ripeté di nuovo la stessa storiella e questa volta nessuno rise.
Allora disse queste parole stupende:
“Se non potete continuare a ridere per la stessa battuta, perché continuate a piangere per lo stesso problema?”
Godetevi ogni momento della vita: la vita è bella!
“Niente è permanente in questo mondo, nemmeno i dispiaceri!”


Mi piace camminare sotto la pioggia, perché nessuno può vedere le mie lacrime.
Un giorno senza sorriso è un giorno perso.
La vita è una tragedia se vista in primo piano, ma è una commedia se vista in campo lungo.
Alla fine, tutto è una gag.
Il tempo è un grande maestro: trova sempre il finale migliore.
La risata è il tonico, il sollievo, il rimedio per attenuare il dolore.

Charlie Chaplin (1889 – 1977) attore, comico, regista, compositore e produttore cinematografico britannico