Quando noi ci confessiamo, ci pare di star' tutti uniti a Dio, e di esser' santi: ma poco dopo torniamo a' difetti di prima. La ragione si è perchè noi siamo legati col filo, come sta legato col filo l'uccelletto in mano a de' ragazzi. Egli svolazza di quando in quando, ma ritirato dal filo torna addietro. Così noi svolazziamo qualche volta verso Dio, ma poi ritirati dal filo delle nostre passioni, e delli nostri attacchi, torniamo addietro, e facciamo la vita di prima. Bisogna dunque rompere il filo, se vogliamo stabilmente essere tutti di Dio.
D. Bernino, "Vita del venerabile Fr. Giuseppe da Copertino de Minori Conventuali", Venezia 1726, p.224
Giuseppe da Copertino, santo, presbitero francescano italiano (1603 - 1663)
Poco importa che un uccello sia legato ad un filo sottile invece che ad uno grosso, perché, per quanto sia sottile, rimarrà legato come al grosso, fin tanto che non lo romperà per volare. La verità è che quello sottile è più facile da rompere; però, per facile che sia, se non lo rompe, non volerà.
Fiamma d'amor viva, 11,4
