Non vi fermate
dovete costruire la vostra torre
la Torre di Babele
sempre più grande
sempre più alta e bella
siete o non siete i padroni della terra?
Strappate tutti i segreti alla natura
e non ci sarà più niente
che vi farà paura
e sarete voi a far girare la terra
con un filo, come una trottola
dall’alto di una stella.
E quella stella sarà il quartier generale
per conquistare
quello che c’è ancora da conquistare
e da quella stella
per tutto l’universo
l’uomo si spazia, per superare se stesso.
Non vi fermate
dovete costruire la vostra torre
la torre di Babele
costi quel che costi
anche guerra dopo guerra
siete o non siete i padroni della terra?
Non vi fermate
dovete costruire la vostra torre
la torre di Babele
si deve fare e serve a dimostrare
che l’uomo è superiore
a ogni altro animale!…
Un giorno gli uomini, accecati dalla loro presunzione, cercarono di costruire una torre così alta da raggiungere il cielo e sfidare Dio, ma Dio li punì confondendo le loro lingue, e non comprendendosi più l’un l’altro, finirono per farsi la guerra.
La torre appena cominciata, interrotta e diroccata, divenne il simbolo dell’insoddisfazione ed impotenza dell’umanità intera.
Nella trasposizione grafica della “Torre di Babele” ho appunto cercato di rappresentare il racconto biblico con un’impalcatura di uomini in armi (da quello Neanderthaliano con la rudimentale clava, via via fino a quello moderno con armi sofisticate), tutti rivolti verso l’obiettivo di un immaginario flash, in posa come in una foto ricordo, la foto dell’umanità che fa la guerra.
Inizialmente avevo differenziato i vari livelli della torre con relativi ordini architettonici, ma toglievano comprensibilità all’impianto grafico. Anche cavalli ed animali sono stati eliminati dal disegno finale perché volevo che l’impalcatura della torre fosse composta solo da uomini in guerra.
La torre di Babele (1976)
Edoardo Bennato, cantautore italiano
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