In quest'ora grave, forse la più fatidica della nostra storia, mando a ogni famiglia del mio popolo, sia in patria che all'Estero, questo messaggio, pronunciato con la stessa profondità di sentimenti per ognuno di voi come se potessi varcare la soglia della vostra casa e parlarvi di persona.
Per la seconda volta nella vita della maggior parte di noi siamo in guerra. Più e più volte abbiamo cercato di trovare una via d'uscita pacifica alle differenze tra noi e quelli che ora sono i nostri nemici, ma invano.
Siamo stati costretti a un conflitto perché chiamati insieme ai nostri alleati, ad affrontare la sfida di un principio che, se dovesse prevalere, sarebbe fatale a qualsiasi ordine civile nel mondo.
È il principio che permette a uno Stato, nella ricerca egoistica del potere, di ignorare i suoi trattati e i suoi impegni solenni; che sancisce l'uso della forza, o la minaccia della forza, contro la sovranità e l'indipendenza di altri Stati.
Un tale principio, spogliato di ogni travestimento, non è altro che la dottrina primitiva che afferma che “l'uso della forza è giusto”; e se questo principio fosse stabilito in tutto il mondo, la libertà del nostro Paese e dell'intero Commonwealth sarebbe in pericolo. Ma, cosa molto più grave, i popoli del mondo sarebbero tenuti nella schiavitù della paura, e tutte le speranze di una pace stabile e della sicurezza della giustizia e della libertà tra le nazioni svanirebbero.
Questo è il punto definitivo che ci riguarda. Per il bene di tutto ciò che ci è caro, per l'ordine mondiale e per la pace, è impensabile rifiutare la sfida.
È a questo alto scopo che chiamo ora il mio popolo in patria e i miei popoli al di là dei mari affinché abbraccino la nostra causa. Chiedo loro di stare calmi, fermi e uniti in questo momento di prova.
II compito sarà difficile. Davanti a noi potrebbero esserci giorni bui, e la guerra potrebbe non essere più confinata al solo campo di battaglia. Ma noi possiamo solo fare ciò che reputiamo e vediamo essere giusto, e affidare con reverenza la nostra causa a Dio.
Se ognuno di noi vi resterà risolutamente fedele, pronto a qualsiasi servizio o sacrificio, allora, con l'aiuto di Dio, prevarremo.
Che Dio ci benedica e ci protegga tutti.
Giorgio VI / Albert Frederick Arthur George (1895 – 1952), re del Regno Unito di Gran Bretagna dal 1936 al 1952
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