Senza Domenica non possiamo vivere. / Sine dominico non possumus. (Atti dei Martiri di Abilene - Tunisia)
La domenica è per eccellenza il giorno dell’assemblea liturgica, giorno in cui i fedeli si riuniscono. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1167)
[La domenica è] il giorno dei cristiani, il nostro giorno. (San Girolamo, In die dominica Paschae, II, 52).
Il giorno che si chiama il giorno del Sole, tutti, in città e in campagna si riuniscono in un medesimo luogo: si leggono le memorie degli Apostoli e gli scritti dei profeti. Quando il lettore ha finito, chi presiede fa un discorso per esortare a imitare quegli insegnamenti. Poi ci alziamo tutti in piedi e preghiamo ad alta voce. Poi quando la preghiera è terminata, si porta del pane con vino ed acqua. Colui che presiede leva al cielo preghiere e ringraziamenti come può e tutto il popolo risponde acclamando: Amen. Poi si dividono e si distribuiscono a ciascuno le cose consacrate, pane e vino, anche agli assenti si porta la loro parte per mezzo dei diaconi. (Giustino, I Apologia)
[I cristiani sono] coloro che sono giunti alla nuova speranza [e] viventi secondo la domenica [...iuxta dominicam viventes]. (Sant’Ignazio di Antiochia, Lettera ai Magnesi 9,1 - II secolo)
Noi celebriamo la domenica a causa della venerabile risurrezione del nostro Signore Gesù Cristo, non soltanto a Pasqua, ma anche a ogni ciclo settimanale. (Papa Innocenzo 1, Epist. ad Decentium, XXV, 4,7)
[La domenica] noi celebriamo ogni settimana la festa della nostra Pasqua. (Tertulliano, De sollemnitate paschali, 7).
[I cristiani ] avevano la consuetudine di ritirarsi e riunirsi poi nuovamente per prendere un cibo, ad ogni modo comune e innocente, cosa che cessarono di fare dopo il mio editto nel quale, secondo le tue disposizioni, avevo proibito l’esistenza di sodalizi. (Plinio il Giovane, Lettera a Traiano (anno 110 / 113), Epistolario, X, 96)
La domenica è il “giorno nuovo”, in cui il tempo mondano si fa tempo della grazia. Essa ci dice che non solo una giornata, ma tutto il tempo è del Signore, e che Lui deve stare all'origine, al centro, al termine del nostro vivere. (Don Tonino Bello)
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