lunedì 7 dicembre 2020

Mysterium lunae: la luna, immagine della Chiesa


“La Chiesa non può illudersi di brillare di luce propria”. Anzi, come diceva Sant’Ambrogio, la Chiesa è come “la luna” che “rifulge non della propria luce ma di quella di Cristo.[...] Cristo è la vera luce che rischiara e nella misura in cui si lascia illuminare da Lui, riesce ad illuminare la vita delle persone e dei popoli”. (Papa Francesco, Omelia 6 Gennaio 2016)

La luna ha proclamato il mistero di Cristo. Non è di scarso pregio l'astro in cui egli (Cristo) ha posto una sua raffigurazione, non di poco valore l'astro che è simbolo della Chiesa a lui cara... E veramente come la luna è la Chiesa che ha diffuso la sua luce in tutto il mondo e, illuminando le tenebre di questo secolo, dice: "La notte è avanzata, il giorno è vicino" (Rm 13,12) [...].

Spingendo lontano il suo sguardo, la Chiesa, come la luna, spesso scompare e rinasce, ma per effetto di queste sue scomparse è cresciuta e ha meritato di ingrandirsi, mentre sotto le persecuzioni si rimpiccioliva e dal martirio dei confessori veniva incoronata. Questa è la vera luna che dalla luce perenne di suo fratello [il Sole, Cristo] deriva il lume dell'immortalità e della grazia. La Chiesa rifulge non della propria luce, ma di quella di Cristo. Trae il proprio splendore dal Sole di giustizia, così che può dire: "Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me" (Gal 2,20). Veramente beata sei tu, o luna, che hai meritato un così invidiabile onore! Perciò ti potrei dire beata non per i tuoi noviluni, ma perché sei simbolo della Chiesa: là sei serva, qui sei oggetto d'amore.

Hexaemeron, IV, 8, 32 

Ambrogio da Milano (ca. 340 - 397), vescovo, teologo, scrittore e santo 


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