ci allontanammo un poco.
Tra il nereggiar degli olmi
brillava il cielo in fuoco.
…Come fa presto sera
o dolce madre, qui!
Vidi una massa buia
di là del biancospino:
vi ravvisai la thuia,
l’ippocastano, il pino…
…Or or la mattiniera
voce mandò il luì;
Tra i pigolìi dei nidi,
io vi sentii la voce
mia di fanciullo… E vidi,
nel crocevia, la croce.
…sonava a messa, ed era
l’alba del nostro dì:
E vidi la Madonna
dell’Acqua, erma e tranquilla,
con un fruscìo di gonna,
dentro, e l’odor di lilla.
… pregavo… E la preghiera
di mente già m’uscì!
Sospirò ella, piena
di non so che sgomento.
Io me le volsi: appena
vidi il tremor del mento.
…Come non è che sera,
madre, d’un solo dì?
Me la miravo accanto
esile sì, ma bella;
pallida sì, ma tanto
giovane! una sorella!
Bionda così com’era
quando da noi partì.
Me la miravo accanto
esile sì, ma bella;
pallida sì, ma tanto
giovane! una sorella!
Bionda così com’era
quando da noi partì.
Canti di Castelvecchio,1907
Giovanni Pascoli (1855 – 1912), poeta, accademico e critico letterario italiano
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