domenica 17 novembre 2019

Quando nacqui mia madre ne piangeva

Quando nacqui mia madre ne piangeva,
sola, la notte, nel deserto letto.
Per me, per lei che il dolore struggeva,
trafficavano i suoi cari nel ghetto.

Da sé il più vecchio le spese faceva,
per risparmio, e più forse per diletto.
Con due fiorini un cappone metteva
nel suo grande turchino fazzoletto.

Come bella doveva essere allora
la mia città: tutta un mercato aperto!
Di molto verde, uscendo con mia madre
io, come in sogno, mi ricordo ancora.

Ma di malinconia fui tosto esperto;
unico figlio che ha lontano il padre.

Umberto Saba

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