martedì 4 maggio 2010

Una lettera per Ruth



Ruth aprì la sua cassetta della posta e vi trovò dentro solo una lettera. La girò e la rigirò prima di aprirla e vide che c’era scritto sopra il suo nome ed indirizzo. Diceva così: Cara Ruth: "Nella giornata di sabato sarò nel tuo quartiere e vorrei venire a trovarti. Ti voglio sempre bene, Gesù".
Le mani di Ruth tremavano mentre appoggiava la lettera sulla tavola. - "Perchè Dio vuole visitarmi visto che io non sono niente di speciale?" Nel frattempo si ricordò che non aveva niente da offrire al suo ospite: il suo frigorifero era desolatamente vuoto, pensò. "Oh no! Non ho proprio niente da presentare al mio ospite. Devo andare al supermercato e comprare qualcosa per la cena!"

Prese il suo portafoglio: dentro c’erano 5 €. "Bene, posso almeno comprare pane e formaggio". Si infilò il cappotto e si precipitò fuori. Comprò un pezzo di pane francese, una fetta di formaggio ed una busta di latte. Terminati gli acquisti si ritrovò in tasca solo dodici centesimi con cui tirare avanti fino al lunedì. Era contenta e si sentiva sempre meglio man mano che si avvicinava a casa con la sua umile spesa sotto braccio.

"Signorina, per favore, può aiutarci?" Ruth era così immersa nei suoi preparativi per la cena che non si era accorta di due figure rannicchiate sul marciapiede. Un uomo e una donna, entrambi vestiti di stracci. "Vede signorina, io non ho lavoro e quindi mia moglie ed io stiamo vivendo per la strada. Stiamo morendo di freddo e abbiamo tanta fame e se lei potesse aiutarci noi le saremmo immensamente grati".

Ruth li guardò. Erano sporchi ed emanavano un notevole fetore; la ragazza pensò che se avessero veramente voluto trovare un lavoro sicuramente non sarebbero stati lì a chiedere l’elemosina. "Guardi, mi piacerebbe davvero darvi una mano, ma anch’io sono povera. Tutto quel che ho è un poco di pane ed un pezzo di formaggio; ho un invitato speciale a cena questa sera e perciò pensavo di offrire a lui queste cose". "D’accordo, capisco. Comunque mille grazie" L’uomo posò il braccio sulle spalle della moglie e i due si incamminarono in direzione della strada.

Ruth li guardava allontanarsi e sentì un gran dolore al cuore. "Signore, aspetti". La coppia si fermò, mentre la ragazza correva loro incontro. "Perchè non prendete questi alimenti? Vuol dire che al mio invitato offrirò qualcos’altro" disse Ruth mentre porgeva loro il sacchetto del supermercato.

"Grazie! Grazie infinite, signorina!". "Davvero grazie" le disse la donna e Ruth si accorse che stava tremando per il freddo. "Sa signora, ho un altro cappotto a casa mia, perciò prenda pure questo", disse Ruth alla donna mentre le sistemava l’indumento sulle spalle. La ragazza ritornò a casa sorridendo ma senza cappotto e senza più nulla da offrire al suo invitato. Man mano che si avvicinava a casa si sentiva però un po’ dispiaciuta, perchè sapeva che non c’era proprio niente con cui dar da mangiare al Signore. Quando infilò la chiave nella serratura si accorse che nella buca delle lettere c’era qualcosa. "Che cosa strana! Di solito, il postino non viene due volte nello stesso giorno". Ella prese la busta e la aprì: "Amatissima Ruth: è stato davvero meraviglioso rivederti. Grazie per il cibo e grazie anche per il delizioso cappotto. Ti voglio sempre bene, Gesù." L'aria era ancora fredda ma, anche senza cappotto, Ruth non se ne accorse.




So che a volte è difficile imbattersi in Dio nelle piccole cose che ci circondano, compreso le persone che a volte non ci sono gradite, ma è PROPRIO IN QUESTE OCCASIONI che Egli desidera incontrarsi con noi: in ogni piccola e meravigliosa cosa che accade per il nostro bene.

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