Non è colui che critica a contare, né colui che indica quando gli altri inciampano, o che commenta come una certa azione si sarebbe dovuta compiere meglio.
L’onore spetta all’uomo nell’arena. L’uomo il cui viso è segnato dalla polvere, dal sudore e dal sangue.
L’uomo che lotta con coraggio, che sbaglia ripetutamente, sapendo che non c’è impresa degna di questo nome che sia priva di errori e mancanze.
L’uomo che dedica tutto sé stesso al raggiungimento di un obiettivo, che sa entusiasmarsi e impegnarsi fino in fondo, e che si spende per una causa giusta.
L’uomo che quando le cose vanno bene, conosce finalmente il trionfo delle grandi conquiste e che, quando le cose vanno male, cade sapendo di aver osato.
Quest’uomo non avrà mai un posto accanto a quelle anime mediocri che non conoscono né la vittoria, né la sconfitta.
Dal discorso tenuto all’Università Sorbona di Parigi il 23 aprile 1910
Theodore Roosevelt (1858 - 1919), politico e Presidente degli Stati Uniti d’America
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