domenica 25 novembre 2018

L’aquila e il serpente


L’aquila non combatte il serpente a terra. Lo afferra e lo porta in un altro campo di battaglia, nel cielo, e qui ve lo lascia. Il serpente non oppone resistenza, non ha nessun potere ed equilibrio nell'aria. Là si rivela impotente, debole e vulnerabile a differenza del suolo dove è potente, astuto e letale.

Quando hai un problema, come un’aquila, non combattere "sulla terra", ma cambia il campo di battaglia: porta la tua lotta nel mondo spirituale, pregando, e Dio combatterà per te (Esodo 14,14). Non combattere il nemico nell'ambiente in cui è al sicuro: con la tua preghiera sincera lascia invece che se ne occupi Dio. Ti verrà assicurata una vittoria eclatante. Prega incessantemente! (1 Tessalonicesi 5,17). Dio è buono e ascolta sempre tutte le tue lodi e richieste.

Non puoi combattere da solo. In quale battaglia stai combattendo? È ora di lasciare il campo di battaglia del nemico e metterti a sicuro fra le braccia di Dio.

«Il Signore combatterà per voi e voi starete tranquilli» (Esodo 14,14).

«La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove» (Efesini 6,12-13).

Nessun commento:

Posta un commento