sabato 27 ottobre 2012

Siamo come Adamo ed Eva



“È difficile dirlo. Cercherò di spiegarmi. Ma è stra­no che debba esser io [Lara], una donna qualunque, a spie­gare a te, così intelligente, che cosa succede nella vita in genere, nella vita russa, e perché crollano le famiglie, la mia come la tua! Ah, non si tratta delle persone, dell’affinità o meno dei caratteri, di amore o di disamore; ma tutto ciò che è costruito e organizzato, tutto ciò che si riferisce al costume, ai rapporti e all'ordine umano, tutto è andato in frantumi col rivolgimento dell'intera società e col suo riassetto. Tutto quello che apparteneva alla vita quotidiana è stato travolto e distrutto. È rima­sta soltanto la forza primitiva, non legata alla vita d'o­gni giorno, di una nuda esistenza spirituale ormai com­pletamente spoglia, per la quale nulla è mutato, perché in tutti i tempi essa ha sentito freddo, ha tremato e si è protesa verso un'altra esistenza, quella che le stava più vicino, altrettanto spoglia e sola. Tu ed io siamo come i due primi uomini, Adamo ed Eva, i quali non avevano nulla da coprirsi al principio del mondo: ora, alla sua fine, siamo egualmente spogli e senza tetto. Noi due siamo l'ultimo ricordo di ciò che è stato creato al mondo di incommensurabilmente grande nelle molte migliaia di anni intercorse fra loro e noi. In virtù di tali prodigi scomparsi noi respiriamo e amiamo, e piangiamo, e ci attacchiamo l'uno all'altra, stringendoci”.

Il dottor Živago, Milano, Feltrinelli ed., 1959, p. 525

Boris Leonidovič Pasternak (1890 - 1960), poeta e scrittore russo

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