Eschine desiderava che Socrate lo prendesse come discepolo, ma, essendo povero, non poteva portargli alcun dono.
«Io - disse -
non ti posso dare altro che la mia persona». «E ti par poco?- rispose Socrate -
Vieni alla mia scuola e ti mostrerò che tesoro inestimabile è ciascuno di noi».
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