domenica 4 dicembre 2011

Il prete: un paradosso




          Un prete dev'essere un paradosso,
          grande e piccolo insieme,
          Di spirito grande e aperto, un re,
          Semplice e naturale, di carne contadina,
          Un lottatore per vincersi
          Un uomo che porta i segni della lotta con Dio,
          Una sorgente di santificazione,
          Un peccatore perdonato da Dio
          Padrone dei propri desideri,
          Uno schiavo dei timidi e dei deboli,
          Che guarda negli occhi i potenti
          Ma ascolta e impara il linguaggio dei poveri,
          Discepolo del suo Signore,
          Servo del suo popolo,
          Un mendicante con le mani bucate,
          Un possidente di doni senza numero,
          Un uomo che combatte in prima linea,
          Una madre che consola gli ammalati,
          Con la saggezza degli anni,
          E la semplicità fiduciosa di un bimbo,
          Teso verso l'Alto,
          Con i piedi piantati a terra,
          Figlio della gioia,
          Forte come il dolore,
          Lontano dai raggiri,
          Che anticipa il futuro,
          Dalla parola leale e discreta,
          Amico fedele della pace,
          Un lavoratore instancabile,
          Sempre fedele e stabile...
          Così diverso da me!

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