martedì 23 agosto 2011

Tutto passa, ma tutto rimane

Caro Kirill, [...] la mia unica speranza è che tutto ciò che si fa rimane: spero che un giorno, in qualche modo pur a me sconosciuto, sarete ricompensati di tutto ciò che ho tolto a voi, miei cari. Se non fosse per voi, rimarrei in silenzio.

Tutto passa, ma tutto rimane. Questa è la mia sensazione più profonda: che niente si perde completamente, niente svanisce, ma si conserva in qualche modo e da qualche parte. Ciò che ha valore rimane, anche se noi cessiamo di percepirlo.

Non dimenticatemi, 1933-1937, Mondadori 2000, p.156

Pavel Aleksandrovič Florenskij, prete, filosofo e matematico russo (1882-1937)

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